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“Rifiutarsi di partecipare a commettere un’ingiustizia è non solo un dovere morale, ma è anche un diritto umano basilare. Se così non fosse, la persona umana sarebbe costretta a compiere un’azione intrinsecamente incompatibile con la sua dignità e in tal modo la sua stessa libertà, il cui senso e fine autentici risiedono nell’orientamento al vero e al bene, ne sarebbe radicalmente compromessa” (Evangelium Vitae par. 7.4).
“…mi farò pellegrino ai principali luoghi santi della nostra fede. Con la mia visita mi propongo di confermare e di incoraggiare i cristiani di Terra Santa, che devono affrontare quotidianamente non poche difficoltà. Quale Successore dell’apostolo Pietro, farò loro sentire la vicinanza e il sostegno di tutto il corpo della Chiesa. Inoltre, mi farò pellegrino di pace, nel nome dell’unico Dio che è Padre di tutti…” (Benedetto XVI)
“In queste ore drammatiche in cui un’immane tragedia si è riversata su codesta terra, mi sento spiritualmente presente in mezzo a voi per condividere la vostra angoscia, implorare da Dio il riposo eterno per le vittime, la pronta ripresa per i feriti, per tutti il coraggio di continuare a sperare senza cedere allo sconforto.(…) In momenti come questi, fonte di luce e di speranza resta la fede, che proprio in questi giorni ci parla della sofferenza del Figlio di Dio fattosi uomo per noi: la sua passione, la sua morte e la sua risurrezione siano per tutti sorgente di conforto ed aprano il cuore di ciascuno alla contemplazione di quella vita in cui «non vi sarà più la morte né lutto né lamento né affanno, perché le cose di prima sono passate»”. (Benedetto XVI)
Esistono problematiche complesse nell’attuale situazione ecclesiale in Cina, “che derivano non solamente dalle difficoltà all’interno della Chiesa ma anche dai rapporti non facili con le autorità civili. In questo contesto si è appresa con profondo dolore la notizia del nuovo arresto di S.E. Mons. Giulio Jia Zhiguo, Vescovo della diocesi di Zhengding”.
La lettera scritta dal Santo Padre Benedetto XVI ai confratelli del ministero episcopale per chiarire il gesto discreto di misericordia verso quattro Vescovi lefebvriani: “una parola chiarificatrice, che deve aiutare a comprendere le intenzioni che in questo passo hanno guidato me e gli organi competenti della Santa Sede”.
Pieghiamo le nostre ginocchia di fronte Padre Eterno e buono, affidando alla Sua Misericordia la carissima Eluana. Preghiamo per tutti coloro che sono responsabili della sua morte, perchè si convertano e si pentano.
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