Luca e Francesco Cavalli-Sforza hanno pubblicato su Repubblica del 2 gennaio un articolo per perorare un ‘referendum sul diritto di morire’: si giunge in tal modo ad una definitiva burocratizzazione della fine della vita umana.
Come si può vivere in una città in cui dieci, venti volte al giorno la sirena dell’allarme annuncia l’arrivo di un missile da quel momento hai quindici secondi di tempo per metterti al riparo prima che tu possa dire: anche stavolta ce l’ho fatta?
