CITTÀ DEL Vaticano – È sempre forte la pressione che i cattolici di Hanoi stanno esercitando da più di un mese sulle autorità vietnamite per chiedere la restituzione della cattedrale di Saint Joseph: nel corso del fine settimana, centinaia di preti e fedeli si sono dati appuntamento vicino alla Chiesa, proprio per riavere le proprietà confiscate dal governo comunista. I gruppi di cattolici hanno sfilato in modo pacifico dalla cattedrale fino ad una villa coloniale, sede fino alla fine degli anni ’50 della rappresentanza del Vaticano. Secondo alcune stime, i cattolici che hanno protestato venerdi’ sera e sabato sono stati circa 1.500-2000. Alcuni testimoni hanno d’altra parte riferito che durante una delle proteste, nel corso della quale c’è stato un tafferuglio con la polizia, una donna è rimasta leggermente ferita. Le autorità hanno piu’ volte precisato che si tratta di manifestazioni illegali. Ma i cattolici hanno risposto che le proteste andranno avanti: ”Le nostre preghiere e manifestazioni non violente proseguiranno”, ha commentato uno dei manifestanti, Dao Trong Khanh. Un portavoce del governo di Hanoi, Le Dung, ha d’altra parte ribadito che la questione deve essere risolta nell’ambito delle leggi vietnamite, sulla base delle quali tutte le terre sono proprietà statali. ”il Comitato del popolo di Hanoi esaminerà attentamente la richiestà’ avanzata dai cattolici proprio nel contesto ”delle leggi del Vietnam”, si è limitato a dire il portavoce. La comunità cattolica vietnamita – circa 8 milioni di persone su una popolazione di 84 milioni di abitanti – è la piu’ importante del sud-est asiatico, ed è ancor’oggi vittima di ostracismo.