“Illustre presidente del tribunale, riappenda i crocifissi, ci aiuteranno a fare giustizia”
Pubblichiamo la lettera firmata da 26 avvocati del foro di Ferrara e inviata al presidente del tribunale della città Pasquale Maiorano per chiedere il ritorno dei crocifissi nelle aule dell’edificio. L’appello non ha evidentemente intenti polemici (anzi, gli autori si offrono perfino di accollarsi le eventuali spese necessarie), semplicemente è il gesto gratuito di alcuni professionisti del luogo che si sono accorti della inspiegabile scomparsa della raffigurazione del supplizio di Cristo, e in conseguenza di questo avvertono personalmente la mancanza di un richiamo non solo alle radici della civiltà europea, ma ancor più al fatto che «tutto, anche lo sbaglio, l’errore, il reato più grave, potrà essere perdonato giustificato e che l’atto di giustizia compiuto dall’uomo, per ben legale che sia, sarà sempre incompleto, se non è accompagnato dall’abbraccio della Misericordia».
La missiva, presentata in origine durante un’assemblea dell’Ordine degli avvocati, è datata 25 marzo ed è stata pubblicata ieri da La Nuova Ferrara. Prima di pubblicarne il testo, il quotidiano ha constatato che effettivamente quello che segnalano i 26 avvocati corrisponde a verità: il crocifisso resiste solo nell’aula F del tribunale, «in tutte le altre aule sono scomparsi, in alcune di queste (aule A e D), invece sono rimasti i chiodi che li sostenevano». Interpellato in merito a questo piccolo “giallo”, il presidente Maiorano ha detto di non avere «mai disposto nessuna rimozione, ci mancherebbe», e ha aggiunto che si darà da fare per «accertare i rilievi mossi» e che risponderà «al più presto» ai firmatari della lettera.
Ill.mo Presidente,
alcuni giorni fa abbiamo notato che nelle aule giudiziarie del nostro Tribunale (ad eccezione dell’Aula F) sono scomparsi dalle pareti, alle spalle del banco del Giudicante, i Crocifissi, «simbolo di ammonimento di verità e giustizia» come dichiara la circolare del Ministro Rocco del 29/5/1926.
Ci rivolgiamo a Lei in primis, mossi dalla preoccupazione di tutelare il rispetto della sacralità di tali oggetti, essendo ignoto il luogo, speriamo non indegno, in cui potrebbero essere stati riposti i crocifissi, che rappresentano, per i credenti, la sintesi dell’espressione della propria Fede e, per i non credenti, la memoria della propria tradizione costitutiva della identità giudaico-cristiana di tutti i cittadini europei.
Qualora la ricerca non producesse il risultato sperato, visto che è ancora in vigore, non essendo stata abrogata, la fonte normativa che prevede la presenza dei crocifissi nelle aule di giustizia (circolare Rocco 29/5/1926) Le chiediamo di provvedere affinché si possa tornare a vedere nei luoghi dove dovrebbero essere tutelati e difesi i valori della giustizia, della tolleranza, della libertà, del rispetto e della pace, la croce che per eccellenza è il richiamo alla Verità, al Bene, alla Giustizia, fino a morire per essa.
Anche noi operatori del diritto garanti della giustizia siamo uomini fragili e limitati e crediamo che sia un gesto ragionevole, perché tiene conto di tutti i fattori della realtà, essere aiutati a ricordarci che tutto, anche lo sbaglio, l’errore, il reato più grave, potrà essere perdonato giustificato e che l’atto di giustizia compiuto dall’uomo, per ben legale che sia, sarà sempre incompleto, se non è accompagnato dall’abbraccio della Misericordia.
Siamo disponibili a collaborare donando i crocifissi per la realizzazione di questo gesto totalmente corrispondente all’intelligenza, al cuore di tutti gli uomini e all’identità di noi Europei.
Restiamo in attesa di un Suo cortese riscontro e sin d’ora La ringraziamo per quanto potrà fare.
Cordiali saluti
F.to Avv. Silvia Vayra
Avv. Aldo Andriulli
Avv. Francesco Andriulli
Avv. Barbara Grandi
Avv. Luca Tieghi
Avv Laura Jannotta
Avv. Alessandro Veronesi
Avv. Catia Sisti
Avv. Maddalena Tamburini
Avv. Emanuela Sgroi
Avv. Marina Gionchetti
Avv. Cecilia Bagni
Avv. Marco Montanari
Avv. Anna Domanico
Avv. Amalia Valentini
Avv Renata Gagliani
Avv Catia Sisti
Avv. Antonella Mattiello
Avv. Ugo Ferroni
Avv. Anna Giardini
Avv. Negretto Antonio
Avv. Alfredo Zucchi
Avv. Alberto Bova
Avv Vincenzo Galasso
Dott. Carlotta Moro
Dott. Claudio Saletti
«La giustizia senza misericordia è arida e la misericordia senza giustizia è disonorante» (Beato Etienne Michel Gillet 1758-1792)
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