Il Papa in Molise tra gli “ultimi”
Un sabato con Papa Francesco. Sarà soprattutto l’emergenza lavoro, che interessa la regione ma più in generale tutto il Mezzogiorno, l’argomento-cardine della visita che papa Francesco compirà sabato in Molise, la quinta in Italia del suo pontificato a sole due settimane dal viaggio a Cassano allo Jonio, in Calabria. Un altro sopralluogo in una realtà periferica della Penisola, dove il Pontefice sceglie di essere vicino agli ultimi: oltre al mondo del lavoro, colpito da un grave declino industriale, nelle tre tappe di Campobasso, Castelpetroso e Isernia il Pontefice incontrerà i malati, i poveri, i giovani, i detenuti. Un appuntamento attesissimo per il Molise, l’ultimo Papa in visita è stato Giovanni Paolo II, due volte, nel 1983 a Termoli e nel 1995 a Campobasso e Agnone. Il programma della visita pastorale, limato fino ai giorni scorsi, abbraccia un densissimo arco di eventi, sia sul piano religioso che su quello civile e sociale, con in tutto cinque discorsi del Pontefice in una sola giornata.
L’APPELLO DEI LAVORATORI. “È il lavoro la vera emergenza, il vero bisogno per la nostra popolazione, per la nostra regione e la nostra città”, ha detto a Radio Vaticana il sindaco di Campobasso, Antonio Battista, parlando dell’attesa dei molisani per la visita papale. Battista spiega anche che “la crisi che noi stiamo attraversando ha fatto riprendere un flusso di emigrazione fuori dal Molise e spesso anche fuori dall’Italia”. E questo, oltre a “essere da sprone per predisporsi bene all’accoglienza” degli immigrati, specie dal Nord Africa, “è anche un grido di allarme, di dolore – dice il sindaco -, per le persone e per i giovani che vanno fuori dal Molise a realizzare la propria fortuna, i propri sogni”. Alla vigilia del suo arrivo, si sono rivolti al Pontefice anche i lavoratori di molte delle aziende in crisi del basso Molise con una lettera aperta nella quale mettono in evidenza la drammaticità della situazione, tra chiusure di attività, licenziamenti e cassa integrazione: un disagio pesante che tocca la vita di diverse migliaia di famiglie. Da qui l’appello: “Ci aiuti, Santo Padre, a stimolare i nostri amministratori regionali a fare di più per cercare soluzioni all’emergenza lavoro che sta mettendo in ginocchio il Molise, perché la cosa più importante è, come ha detto a Cagliari: senza lavoro non c’è dignità”.
IL MOLISE, TERRA DI ACCOGLIENZA ED EMIGRAZIONE. Anche il governatore della Regione, Paolo Frattura, si è rivolto con una lettera al Pontefice, definendo la sua “figura, la sua parola, il suo esempio sono la forza e il segno del cambiamento che tutti aspettavamo “, il simbolo di “una Chiesa aperta, una Chiesa vicina, una Chiesa casa dei diseredati della vita”. “Questa piccola regione, periferia di un’Italia oggi come estranea alla straordinaria solidarietà che sempre l’ha pervasa – scrive il presidente -, è diventata asilo per i nostri fratelli venuti da mondi diversi”. Accanto all’accoglienza degli stranieri, il fenomeno antico dell’immigrazione. “Un Molise che proprio nella sua fine del mondo, ha trovato nel tempo andato una casa nuova. Nella sua Argentina c’è un mondo di molisani, partiti con la speranza del riscatto. C’è un Molise che cresce e prova a fare del bene, laggiù, nel solco della grande lezione lasciata da Padre Tedeschi”. Anche il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, sarà presente all’incontro.
LE CAMPANE PER I DETENUTI. Una riproduzione in bronzo della Croce pettorale che Papa Francesco porta al petto da 15 anni rivista in dimensioni accresciute dalla scultrice Paola Patriarchi Marinelli sarà il dono che la Regione consegnerà al Santo Padre in occasione della sua visita in Molise. Per l’incontro a Campobasso, invece, verrà consegnata una campana da tavolo fusa dalla Pontificia fonderia Marinelli di Agnone (Isernia), dono della Confindustria. Per la visita ad Isernia, dove il Pontefice incontrerà anche i detenuti, verranno consegnate altre due campane. La prima resterà nel carcere del capoluogo pentro, l’altra (La voce del cortile), sarà destinata ad un penitenziario dell’Argentina. Sempre ad Isernia, in occasione della visita del Papa, la banda musicale dell’associazione nazionale polizia penitenziaria terrà un concerto gratuito per la cittadinanza.
Rassegna Stampa
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