Il Papa chiede di porre fine alla “spirale di violenza” a Gaza
Al termine dell’Angelus di questa domenica Benedetto XVI ha lanciato un accorato appello a porre fine alla nuova ondata di violenza scoppiata in questi ultimi giorni nella Striscia di Gaza.
“Rinnovo il mio pressante invito alle Autorità, sia israeliane che palestinesi, perché si fermi questa spirale di violenza, unilateralmente, senza condizioni”, ha detto il Papa parlando ai 40 mila fedeli presenti a Piazza San Pietro.
“Solo mostrando un rispetto assoluto per la vita umana, fosse anche quella del nemico, si potrà sperare di dare un futuro di pace e di convivenza alle giovani generazioni di quei popoli che, entrambi, hanno le loro radici nella Terra Santa”, ha ribadito poi.
“Invito tutta la Chiesa a elevare suppliche all’Onnipotente per la pace nella terra di Gesù e a mostrare solidarietà attenta e fattiva ad entrambe le popolazioni, israeliana e palestinese”, ha detto infine.
Secondo fonti mediche palestinesi riprese dalle agenzie internazionali, oltre cento palestinesi – fra cui miliziani di Hamas ma anche molti civili – sono rimasti uccisi mentre oltre 150 sarebbero rimasti feriti dal fuoco israeliano a Gaza a partire dalla mattinata del 27 febbraio.
La situazione è precipitata con l’uccisione di cinque responsabili del braccio armato di Hamas a Khan Yunis, a sud di Gaza, che, secondo fonti israeliane, stavano preparando un attentato.
Hamas ha quindi lanciato razzi Qassam contro il sud di Israele, colpendo Sderot e zone vicine ad Ashqelon. Il bilancio da parte israeliana è di due soldati uccisi e di più di 10 feriti.
Nella sola giornata di sabato, i raid aerei e le incursioni nella Striscia di Gaza ad opera di Tsahal, le Forze di Difesa di Israele, hanno causato la morte di oltre 60 palestinesi, la maggior parte nel campo profughi di Jabaliya. Le unità di terra dell’esercito israeliano si sono spinte fino a Beit Hanun, nel nord della Striscia di Gaza.
Il Segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon, ha parlato di un uso sproporzionato della forza da parte di Israele. Nel respingere queste accuse, il Ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak, ha detto di non escludere una vasta operazione terrestre all’interno della Striscia di Gaza.
Tuttavia, il Ministro israeliano Ehud Olmert, di ritorno da una visita in Giappone, ha dichiarato di non essere a conoscenza di tale piano di invasione sebbene abbia confermato la convocazione del Consiglio di Difesa del Governo.
Al termine di una riunione d’emergenza, inoltre, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato un documento nel quale condanna la nuova escalation di violenza in Medio Oriente e auspica che la crisi di questi di giorni non mini il processo di pace di Annapolis che deve condurre alla nascita di uno Stato palestinese.
Rassegna Stampa
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