Francesco alle Case Bianche di Milano
«È permesso?». Mica capita tutti i giorni di ricevere a casa un Papa. Con Francesco è diventata una consuetudine. È capitato anche a Milano, nella sua prima tappa alle Case Bianche, quartiere di periferia multietnico. «Non ci credo ancora. È stata una emozione fortissima», racconta Nada, 17 anni, di origine marocchine che ha pure chiesto al Papa di fare un selfie. Subito accontentata con un sorriso: «Non faccio altro».
I suoi genitori sono in Italia dall’89. Suo padre Abdel Karim Mihoual al Papa offre mandorle datteri e un bicchiere di latte che papa Bergoglio sorseggia. Oltre alla famiglia marocchina il Santo Padre bussa ad altre due porte. La famiglia Oneta purtroppo non è al completo. Adele che ha 81 anni è stata ricoverata pochi giorni fa per complicazioni polmonari. Il Papa chiede il suo telefonino e la chiama in ospedale. Dalla famiglia Pasquale papa Bergoglio benedice Lino che ha 59 anni e da 5 non si muove dal letto. Sua moglie Dori ha preparato del pane. Il Papa lo benedice. Dori quasi non ci crede: «Averlo qui è stata un’emozione che ricorderò per sempre»
Rassegna Stampa
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