“Servus servorum Dei”
Al termine dell’udienza generale di mercoledì 17 ottobre il Santo Padre ha annunciato per il giorno 24 novembre il Concistoro per la nomina di 23 nuovi Cardinali.
“Il Concistoro Ordinario pubblico – ha detto Benedetto XVI nell’omelia per il Concistoro dello scorso anno – è un avvenimento che manifesta con grande eloquenza la natura universale della Chiesa, diffusa in ogni angolo del mondo per annunciare a tutti la Buona Novella di Cristo Salvatore”.(…) “Le sue antiche radici, il suo sviluppo storico e l’odierna sua composizione ne fanno veramente una sorta di «Senato», chiamato a cooperare strettamente con il Successore di Pietro nell’adempimento dei compiti connessi con l’universale suo ministero apostolico”.
Nella stessa Omelia il Santo Padre richiamò alla mente la definizione del Romano Pontefice cara a san Gregorio Magno: “Servus servorum Dei” dicendo: “Gesù, spiegando ai dodici Apostoli che la loro autorità avrebbe dovuto essere esercitata in modo ben diverso da quello dei «capi delle nazioni», riassume tale modalità nello stile del servizio: «Chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servitore (διάκονος); e chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti (qui Gesù usa la parola più forte: δουλος) » (Mc 10,43-44). La totale e generosa disponibilità nel servire gli altri è il segno distintivo di chi nella Chiesa è posto in autorità, perché così è stato per il Figlio dell’uomo, il quale non venne «per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti» (Mc 10, 45). Pur essendo Dio, anzi, spinto proprio dalla sua divinità, Egli assunse la forma di servo – «formam servi» -, come mirabilmente si esprime l’inno a Cristo contenuto nella Lettera ai Filippesi (cfr 2,6-7)”.
Benedetto XVI concluse l’Omelia dicendo: “Più strettamente legati al Successore di Pietro, sarete chiamati a collaborare con lui nell’adempimento del suo peculiare servizio ecclesiale, e ciò significherà per voi una più intensa partecipazione al mistero della Croce nella condivisione delle sofferenze di Cristo. E noi tutti siamo realmente testimoni delle sue sofferenze oggi, nel mondo e anche nella Chiesa, e proprio così siamo anche partecipi della sua gloria. Questo vi consentirà di attingere più abbondantemente alle sorgenti della grazia e di diffonderne intorno a voi più efficacemente i frutti benefici”.
(Omelia per il Concistoro Ordinario pubblico – 24 marzo 2006).
Particolarmente grati per il dono della dignità cardinalizia a Sua Ecc. Mons. Angelo Comastri e Sua Ecc. Mons. Stanisław Ryłko, edificati e confortati dal loro esempio e dal loro insegnamento, accompagnati e guidati dalla loro paterna e autorevole custodia, esprimiamo la nostra gratitudine anche dell’attenzione e della stima manifestata per il nostro Movimento.
Consapevoli della maggiore responsabilità che viene loro affidata e al tempo stesso chiesta, preghiamo per loro, per le intenzioni che portano nel cuore, e per tutti i nuovi cardinali, sicuri che – come disse il Papa Benedetto XVI nell’occasione del Suo ottantesimo genetliaco – “con il peso accresciuto della responsabilità, il Signore porterà anche nuovo aiuto alla vita”.
Alla Vergine Maria affidiamo il Santo Padre e tutta la Chiesa, perché fra le vicende del mondo risplenda come segno di unità e di pace e porti ad ogni uomo Cristo, Re dell’universo.