La resurrezione di Cristo è la nostra speranza!
La piattaforma multimediale “Youtube” da alcuni giorni ospita il video del messaggio “Urbi et orbi” di Pasqua di Papa Benedetto XVI.
Le semplici parole con cui il Santo Padre augura la buona Pasqua, racchiudono il senso più profondo del cristianesimo: “Resurrectio Domini, spes nostra – la risurrezione del Signore è la nostra speranza” (Agostino, Sermo 261, 1).
“Dall’alba di Pasqua una nuova primavera di speranza investe il mondo; da quel giorno la nostra risurrezione è già cominciata, perché la Pasqua non segna semplicemente un momento della storia, ma l’avvio di una nuova condizione: Gesù è risorto non perché la sua memoria resti viva nel cuore dei suoi discepoli, bensì perché Egli stesso viva in noi e in Lui possiamo già gustare la gioia della vita eterna. La risurrezione pertanto non è una teoria, ma una realtà storica rivelata dall’Uomo Gesù Cristo mediante la sua «pasqua», il suo «passaggio», che ha aperto una «nuova via» tra la terra e il Cielo (cfr Eb 10,20). Non è un mito né un sogno, non è una visione né un’utopia, non è una favola, ma un evento unico ed irripetibile: Gesù di Nazaret, figlio di Maria, che al tramonto del Venerdì è stato deposto dalla croce e sepolto, ha lasciato vittorioso la tomba”.
Questa speranza affidabile, la bellezza del Cristianesimo e Cristo stesso non possono che essere annunciati a tutto il mondo, e così è stato e continua ad essere nella Chiesa, attraverso quel popolo di uomini e donne che in ogni tempo e luogo, e con i mezzi del proprio tempo, continuano ad affermare la vittoria di Cristo “con le sue stesse armi: le armi della giustizia e della verità, della misericordia, del perdono e dell’amore”.
E di questo Benedetto XVI è certamente il primo ardente testimone ed indomabile maestro.
Dell’Amore del nostro Papa a tutta l’umanità e a ciascuno, credenti e non, di qualunque continente e lingua, è tenero segno proprio l’aver desiderato sottotitolare il video del messaggio in ben 27 lingue, con l’ausilio di Radio Vaticana e del Centro televisivo vaticano: arabo, ceco, tedesco, inglese, esperanto, spagnolo, francese, hindi, ungherese, armeno, italiano, giapponese, lituano, lettone, malabarese, polacco, portoghese, rumeno, russo, sloveno, albanese, svedese, vietnamita, cinese, slovacco, kiswaili, tamil. E ancora, al termine del messaggio, il Pontefice ha voluto rivolgere ai fedeli gli auguri di Buona Pasqua in ben 62 lingue.
Questo evento, un vero e proprio record, ha avuto una enorme risonanza sulle testate giornalistiche anche multimediali.
Il portavoce del Vaticano, P. Lombardi, alla conferenza stampa di presentazione del “file” The Vatican su You Tube alcuni mesi fa affermava: “Siamo convinti che dappertutto ci siano persone attente e sensibili, interessate ai messaggi, alle proposte, alle posizioni sui grandi problemi del mondo d’oggi di una autorità morale di alto livello come il Papa, e in generale la Chiesa cattolica. Perciò la scelta di YouTube come piattaforma adatta per diventare presenti sulla Rete, in modo da poter offrire una fonte di riferimento attendibile e continua (…)”.
E sono decine di migliaia i visitatori pervenuti in queste settimane sul canale You Tube dai più disparati posti del mondo. Decine di migliaia di uomini raggiunti dalla lieta notizia, l’unica vera novità “che cambia l’esistenza di chi l’accoglie”: “Morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello: il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa” (Sequenza pasquale).
“Resurrectio Domini, spes nostra!”. Alleluia!