In Malaysia devono chiedere l’autorizzazione
Sottilieamo l’ultima notizia proprio di questi giorni così vicini al Santo Natale che evidenzia la seria e continua compromissione della libertà religiosa oltre che la vera e propria persecuzione dei cristiani nel mondo.
Si legge che in Malaysia (Malesia), Stato dell’Asia sud occidentale che probabilmente, senza una cartina geografica, farremmo fatica a collocare, due chiese a Klang, un sobborgo di Kuala Lumpur, hanno ricevuto una nota della polizia che chiede nomi e dettagli delle persone che cantano canti natalizi (i tradizionali “carols”) perché, secondo gli ufficiali, è necessaria una autorizzazione previa delle forze dell’ordine per poterli eseguire nelle chiese e nelle case, così come ha riferito l’Agenzia Fides.
L’ illeggittimità di un episodio di questo tipo, anche in riferimento alla legislazione esistente in Malesia in merito all’esercizio della attività di culto e della libertà di religione, ci sembra evidente. Tanto quanto il fatto che sia stata una iniziativa della polizia stessa palesa un vero e proprio abuso di potere, se non il rischio vero e proprio di rendere il Paese “quasi uno stato di polizia”, se gli agenti continuano a pretendere “tali requisiti burocratici”, come ha immediatamente sottolineato Sua Ecc. Mons. Paul Tan Chee Ing, Vescovo di Melaka-Johor e Presidente della Conferenza Episcopale in una Nota.
La notizia è veramente inquietante: dover chiedere l’autorizzazione per cantare un canto di Natale nella propria casa, magari con i propri figli. Quei canti che con semplicità unica e immediata fanno vibrare lo stupore per la nascita del Re del Cielo che “scende dalle stelle”, che trasmettono la dolcezza delle tradizionali ninne nanne al Bambinello, che ci invadono di gioia per l’eco dell’annuncio dell’Angelo ai pastori: “Gloria in excelsis Deo”.
Dopo le proteste, inevitabili, le smentite e la confusione. Sicuramente un passo indietro. Rimane il tentativo di un oltraggio che mostra tutto l’odio all’Avvenimento di Dio che si fa uomo, che si fa bambino. Il Natale segna la sconvolgente rivelazione di Dio nella storia, nella presenza e nella compagnia di un Uomo chiamato Gesù. Che “sempre di nuovo ci viene incontro attraverso uomini nei quali Egli traspare” (Benedetto XVI), magari uomini che semplicemente pregano cantando i canti di Natale!