Il dolore per le vittime del tifone Fengshen
Continua a crescere dolorosamente il numero delle vittime del tifone “Fengshen”, che sabato scorso ha colpito le Filippine lasciandosi alle spalle almeno 1000 fra morti e dispersi, molti dei quali a bordo di un traghetto che si è rovesciato per la furia delle acque.
Il ciclone, che ha investito le Filippine, ha causato infatti il naufragio del traghetto, la «Princess of the Star», con a bordo oltre 840 passeggeri, fra cui cinquanta bambini e cento uomini d’equipaggio, che era partito da Manila per raggiungere Cebu quando è stata colpito dalla furia del ciclone pochi chilometri al largo di Sibuyan.
Il traghetto è andato in avaria dopo essere stato investito dalle onde. Ha lanciato un segnale di soccorso, ma subito dopo il contatto radio si è interrotto.
Trentotto fra passeggeri e membri dell’equipaggio che erano a bordo del traghetto sono stati ritrovati in vita; per le altre centinaia di passeggeri – molti dei quali bambini – sono ormai pressoché nulle le speranze di ritrovarne ancora qualcuno in vita.
Ieri 22.06.2008 i cattolici del Paese si sono raccolti in preghiera per manifestare cordoglio e solidarietà alle vittime e ai loro familiari; una vicinanza espressa anche da Benedetto XVI durante l’Angelus in piazza San Pietro, nel quale ha rivolto una preghiera “per le vittime di questa nuova tragedia del mare”, assicurando la sua “vicinanza spirituale alle popolazioni delle isole colpite dal tifone” ed elevando “una speciale preghiera al Signore per le vittime di questa nuova tragedia del mare, in cui pare siano coinvolti anche numerosi bambini”.
Intanto le autorità hanno stilato un primo – e provvisorio – bilancio dei danni: migliaia le famiglie rimaste senza casa, in particolare nella regione di Visayas, intere zone sono al momento senza corrente, interrotta la gran parte dei collegamenti sino almeno alla mezzanotte di oggi 23.06.2008, quando il ciclone lascerà il Paese per dirigersi verso la costa di Taiwan.
Anche noi desideriamo essere vicini con la preghiera a questo popolo così martoriato, chiedendo al Signore di donare il riposo eterno alle vittime e la Sua tenera consolazione ai loro familiari.