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Anno XII-Numero 4/2014

Anno XII-Numero 4/2014

…MA

DÌ SOLTANTO

UNA PAROLA

ED IO

SARÓ SALVATO

SEGNO DI SICURA SPERANZA

di Barbara Braconi
È sempre impressionante vedere venir su il nostro Convegno in un luogo in cui fino al giorno prima c’erano solo asfalto e sassi e dove il giorno dopo resterà nuovamente solo la “strada”…Un gesto attraverso il quale possiamo incontrare e rincontrare quella parola senza ala quale la vita muore.

IL CIELO INTERO SI È MOSSO PER TE.
Dante: uomo del desiderio e dell’incontro

di don Armando Moriconi

LA RICERCA DEL SACRO.
Il passaggio dall’astrattismo al figurativo di Camillian Demetrescu

di Maria Cristina Savelli
Camillian Demetrescu è uno dei maggiori artisti del Novecento che negli anni settanta all’apice del successo, ha scelto di non barattare la sua libertà di uomo e artista con nessuna tendenza artistica del tempo. Scelta pagata a caro prezzo dato che venne abbandonato dalla critica ufficiale. La sua straordinaria vita si è poi intrecciata con Nicolino e la nostra Compagnia. Un incontro casuale che ha suscitato in Camillian l’idea di realizzare una mostra sui simboli opposti della società (vedi “nel frammento” anno IX n. 5). Oggi gli arazzi di questa mostra sono conservati in Vaticano. Al nostro 24° Convegno verrà presentata la riproduzione delle opere del maestro con uno sguardo alla sua vita e al suo percorso artistico. Proponiamo un tratto del percorso che segna il passaggio decisivo di Camillian dall’astrattismo al figurativo.

NELLA TERRA DEL CALMO MATTINO
Viaggio di Papa Francesco nella Repubblica di Corea

di Simona Cursale
Tra il 13 e 18 agosto Papa Francesco ha vissuto un viaggio apostolico nella Repubblica di Corea in occasione della VI Giornata della Gioventù Asiatica. È stato un viaggio toccante per come il Papa è stato accolto dal popolo asiatico e per la paternità mostrata dal Santo Padre nei confronti dei fratelli orientali. Desidero qui tratteggiare alcuni momenti di questo grande incontro perché la forza e la dolcezza delle parole del Papa, certamente rivolte ai nostri fratelli asiatici, possono sicuramente essere di aiuto richiamo e sostegno anche a noi europei.

LA TESTIMONIANZA DI MERYAM E DEGLI ALTRI CRISTIANI IN IRAQ E SIRIA

di Alessandra Mecozzi
“Vorrei assicurare specialmente a questi ultimi, cioè gli indifesi e perseguitati, la vicinanza: siete nel cuore della Chiesa; la Chiesa soffre con voi ed è fiera di voi, fiera di avere figli come voi; siete la sua forza e la testimonianza concreta e autentica del messaggio di salvezza, di perdono e di amore. Vi abbraccio tutti! Il Signore vi benedica e vi protegga sempre!”(Papa Francesco, Udienza Generale 3 settembre 2014).

QUELLO CHE ABBIAMO DI PIÙ CARO

di Nicolino Pompei
Brano tratto dall’intervento “Chi vorrà salvare la propria vita la perderà ma chi la perderà per me la troverà”.

“L’INUTILE STRAGE”… MA NON SOLO
La prima guerra mondiale a cent’anni dal suo scoppio

di Paolo Vallorani

SE NON FOSSI TUO CRISTO MIO…

di Daniela Urbinati
Anche quest’anno, nei mesi di luglio e agosto abbiamo desiderato porre nelle nostre città di San Benedetto ed Ancona il gesto dell’Avvenimento in Piazza. Ci siamo lasciati provocare dalla struggente e commuovente poesia di San Gregorio Nazianzeno che ci ha accompagnato nel cammino di questi mesi. Il 14 agosto ho avuto il privilegio di vivere un incontro che potesse aiutarci a stare sull’esperienza di san Gregorio e sul giudizio che egli stesso ci offre. È stato per me un grande aiuto e desiderio pertanto riportare alcuni passaggi di tale incontro.

LUI VIENE INCONTRO A ME

di Barbara Falgiani

IN VERITÀ SIAMO TUTTI IN ATTESA

di Milena Crescenzi

IL CARDINALE FRANÇOIS-XAVIER NGUYÊN VAN THUAN
Dovunque emerge la sua testimonianza

di Moina Maroni
Durante le vacanze estive vissute con la Compagnia, Nicolino ci ha aiutato ad incontrare ciò che è decisivo nella nostra vita e in quella di ogni uomo: l’essenziale, cioè Gesù Cristo, attraverso la sua stessa vita e la testimonianza di alcuni amici in Paradiso. Nicolino ha fatto riferimento all’insegnamento di Papa Francesco che, nel discorso ai partecipanti alla assemblea plenaria del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, ha posto senza mezzi termini l’urgenza di “risvegliare nel cuore e nella mente dei nostri contemporanei la vita della fede. La fede è un dono di Dio ma è importante che noi cristiani mostriamo di vivere in modo concreto la fede, attraverso l’amore, la concordia, la gioia, la sofferenza, perché questo suscita delle domande, come all’inizio del cammino della Chiesa: perché vivono così? Che cosa li spinge?… Ciò di cui abbiamo bisogno, specialmente in questi tempi, sono testimoni credibili che con la vita e anche con la parola rendano visibile il Vangelo, risveglino l’attrazione per Gesù Cristo per la bellezza di Dio… c’è bisogno di cristiani che rendano visibile agli uomini la misericordia di Dio, la sua tenerezza per ogni creatura…”. Fra tutti gli amici in Paradiso, desidero riporre all’attenzione di ciascuno la testimonianza del cardinale François Xavier Nguyên Van Thuan, per la sua vita segnata radicalmente dall’esperienza dell’amore di Cristo e del “quidi sit Iesum diligere” di ciò che si amare Gesù perché sono certa che possa sostenere il mio passo quotidiano e quello di tanti carissimi amici che stanno vivendo l’ora della prova.

IN UN ISTANTE TUTTO È CAMBIATO

di Giovanni Berganzi
“Che tirannide è questa? Sono entrato nella vita: bene. Ma perché sono sballottato dai marosi della vita? Dirò una parola, certo audace, ma egualmente la dirò: se non fossi tuo, avrei subito un’ingiustizia, Cristo mio. Siamo generati, abbiamo fame, ci saziamo. Ho sonno, mi addormento, mi sveglio, cammino. Siamo ammalati, siamo in buona salute, piaceri, sofferenze. A suo tempo godere del sole, dei prodotti della terra, morire, marcire nella carne: questa è pure la condizione delle bestie, che sono certo prive di nobiltà, ma egualmente di colpa. Che cosa dunque ho io in più? Nulla, tranne Dio. Se non fossi tuo, avrei subito un’ingiustizia, Cristo mio”. Questo brano è descrittivo della mia esperienza…