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Anno VI numero 4

Anno VI numero 4

Luglio/Agosto

IL CORPO VIVO
DI CRISTO
È LA SANTA CHIESA
La Chiesa non è un’associazione
che vuole promuovere una certa causa.
In essa non si tratta di una causa.
In essa si tratta della persona di Gesù Cristo,
che anche da Risorto è rimasto «carne».
BENEDETTO XVI

VOI SIETE MIEI AMICI…

di Nicolino Pompei
“Voi siete miei amici – disse Gesù ai Dodici prima della Sua passione – e vi ho costituito perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga” (Gv 15,14.16). Rientriamo in questo momento decisivo del dialogo di Cristo con i Suoi, attraverso un brano tratto dalla relazione di Nicolino al nostro XII Convegno. “Capire questa amicizia, – che nella Compagnia dei Primi ha la sua origine e nella vita della santa Chiesa la sua contemporaneità – questa costituzione, questa chiamata non può essere un optional. Né può essere un dato ornamentale o qualcosa a lato della nostra vita, accanto ad altri fattori che ci accadono o che viviamo… Quello che c’è di mezzo è proprio tutta la vita, tutta la nostra vita; tutta la realtà, tutto il rapporto con la vita e la realtà. Qui c’è di mezzo la necessità della vita, l’urgenza inevitabile della vita di ogni uomo… La Necessità delle necessità, il Bisogno dei bisogni, il Fattore dei fattori, l’Avvenimento degli avvenimenti…” (Atti del XII Convegno Fides Vita, p 28).

SIAMO FORSE NOI DIO?

a cura di Barbara Braconi
La Corte di Appello di Milano, dopo il rinvio della Cassazione, il 9 luglio scorso si è espressa a favore della sospensione del trattamento di alimentazione e idratazione nei confronti di Eluana Englaro, una giovane donna in stato vegetativo da 16 anni per un grave incidente stradale. Di fronte a una tale sentenza di morte, emergono degli interrogativi “laici”, che ogni uomo, già solo per il fatto di essere uomo, non può non considerare: come può la giustizia decidere della vita di una persona, scavalcando principi etici, deontologici e norme di legge? Come può un medico agire per provocare la morte?

LETTERA SUL DOLORE

a cura di Barbara Braconi
Il filosofo Emmanuel Mounier, iniziatore della teoria del Personalismo, in molte lettere e passaggi del suo diario, racconta il dramma della malattia della figlia, vissuto con la moglie Paulette. La piccola Françoise all’età di due anni entrò in uno stato di coma vegetativo per un’encefalite progressiva. Riproponiamo un tratto del diario di Mounier a noi molto caro, perché donato alla nostra riflessione da Nicolino nella quaresima del 1996. La testimonianza di questo padre e il giudizio che ne emerge può essere per tutti un grande aiuto.

PIÙ DIRITTI ALLE SCIMMIE… E SEMPRE MENO AGLI UOMINI

di Alessandra Mecozzi
Per circa due anni il Parlamento spagnolo ha discusso riguardo ad un progetto di legge promosso e sostenuto dal Partito Socialista del premier Zapatero ed il 25 giugno scorso è stato approvato dal Congresso: si tratta del Progetto Grandi Scimmie che concederà a oranghi, gorilla e scimpanzé alcuni tra i diritti umani fondamentali.

CARO VASCO… VA BENE, VA BENE COSì?!

di Pierluigi Cosignani
Siamo ormai ad estate inoltrata, anche questa come le trascorse, contrassegnata dagli innumerevoli concerti dei vari big di turno… Fra tutti, spicca come sempre l’amato e “sempreverde” Vasco Rossi, con il solito “tutto esaurito” per ciascuna delle date programmate nel suo ampio tour italiano. Stavolta – come se non bastasse la popolarità già acquisita – hanno anche pensato bene di rendere il concerto di Vasco un evento mediatico, mandando in diretta su RAI2 l’affollatissimo concerto di Roma di fine maggio. Da questo privilegiato “pulpito”, il sedicente anticonformista modenese in apertura dello spettacolo ha lanciato la sua “predica”: “Spinoza diceva che il potere ha sempre bisogno che la gente sia affetta da tristezza. Noi siamo qui per portarvi un po’ di gioia”. Ma di quale potere parla Vasco? Di quale gioia?

CIÒ CHE CI SEMBRAVA AMARO CI FU MUTATO IN DOLCEZZA D’ANIMO E DI CORPO

di Carla Rosati e Loredana Vagnoni
La bellezza e la giovinezza del corpo sono l’idolo del nostro tempo, che considera il dolore uno spettro da fuggire, nascondere ed eliminare. Certo, nessuno che sia mentalmente sano auspica per sé e per i propri cari la sofferenza, ma d’altra parte la caducità del corpo umano, la malattia e la morte sono fattori ineliminabili, con cui prima o dopo, in un modo o nell’altro, tutti ci troviamo a fare i conti. Negli ultimi mesi è capitato anche a noi di dover affrontare delle circostanze dolorose che avremmo evitato, per quanto il dolore fisico ci spaventava e ci sembrava impossibile da sopportare. Eppure, lasciandoci condurre dalla nostra Compagnia, nel segno di alcuni amici che ci hanno sostenuto richiamandoci al Vero, ripetendoci e testimoniandoci ciò che da Nicolino impariamo, abbandonando la nostra misura per lasciare spazio a Gesù, anche a noi è accaduto di sperimentare che – come disse san Francesco di fronte al lebbroso – ciò che prima ci sembrava amaro, ci fu mutato in dolcezza d’animo e di corpo.

… MIRABILE E PREDILETTO SEGNO

di Emanuele Santori, Maria Grazia Portelli e Fedeica Astraceli
L’Eco dell’evento della Cresima del nostro carissimo Anteneh Santori nella testimonianza dei suoi genitori e dell’amica Federica che lo ha accompagnato nel cammino di preparazione per ricevere il Sacramento

PAOLO TAKASHI NAGAI

Senza Dio sarei soltanto un servo inutile
di Francesca Bellucci
La testimonianza dell’eroe nazionale giapponese Takashi Nagai, convertitosi al Cristianesimo e battezzato con il nome di Paolo, che durante la seconda guerra mondiale e dopo lo scoppio della bomba atomica a Nagasaki (in cui morì la moglie) ha servito la popolazione prodigandosi in ogni modo nella sua professione di medico.

UNA LUCE RIFULSE NELLE TENEBRE

di Francesca Bellucci e Paolo Vallorani
Scheda storica sul periodo della seconda guerra mondiale, uno dei più bui della storia dell’umanità, in cui non mancarono però luminose testimonianze di santità, di cui Paolo Takashi Nagai e Rolando Rivi sono un segno mirabile.

ROLANDO RIVI

Andrò a far conoscere Gesù a quelli che ancora non lo conoscono
di Paolo Vallorani
La testimonianza del giovanissimo seminarista Rolando Rivi, ucciso da alcuni accaniti oppositori della santa Chiesa nel periodo della resistenza, perché non voleva togliersi la tonaca – per lui segno della sua appartenenza e fedeltà a Cristo – e vestire abiti civili.

NON POSSIAMO TACERE…

a cura di Andrea Consorti
Desiderio. Domanda. Sequela. Appartenenza. L’inevitabile entusiasmo di chi lascia investire la vita da Cristo, favorendone l’incidenza proprio ospitando la Sua Presenza nel volto della Sua Compagnia, attimo dopo attimo, istante dopo istante …e dentro ogni circostanza. Il frutto della ritrovata centuplicazione nell’umano – sempre considerando lealmente i limiti, le fragilità e le reazioni personali -, nella propria vita matrimoniale e famigliare. La bellezza dello slancio missionario fondato sulla gioia di essere stati incontrati da “qualcosa” di così grande che non può essere trattenuta nel chiuso di “casa nostra”… E gratitudine. Ecco cosa possiamo ricavare dalle parole di Alfonso. Parole che, nella loro semplicità, fanno Eco di un anno di Fides Vita vissuto dagli amici “della Compagnia del nord”.

La Parola del Papa
Magistero di Benedetto XVI

Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo

Apertura dell’Anno Paolino:

– Omelia della Celebrazione dei Primi Vespri del 28 giugno 2008
– Omelia della Celebrazione Eucaristica del 29 giugno 2008

Viaggio Apostolico a Sydney (Australia)

XXIII Giornata Mondiale della Gioventù:
– Omelia della Veglia coi giovani del 19 luglio 2008
– Omelia della Celebrazione Eucaristica del 20 luglio 2008
– Angelus del 20 luglio 2008