NONO GIORNO
INTRODUZIONE
La nostra preghiera […] è vissuta – e non può non essere vissuta – nella costante intercessione e compagnia di Colei che è stata chiamata ad essere la vergine Carne, il vergine Grembo attraverso cui Dio si è fatto Uomo: Maria Santissima, Madre di Dio e Madre nostra. Questo, particolarmente, attraverso la preghiera del santo Rosario e la recita di una preghiera in cui esprimiamo tutto il nostro desiderio e la nostra esigenza di affidare a Lei la nostra vita e la nostra Compagnia. A Lei che ci ricorda sempre, con la sua costante presenza e compagnia di madre e vergine, Chi è la pienezza dell’umano (Nicolino Pompei, 10 anni di Fides Vita…).
PREGHIERA DEL ROSARIO
PREGHIERA CONCLUSIVA, PRIMA DELLA BENEDIZIONE
Ave Maria!
Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te.
Ti saluto . . . ecco concepirai
darai alla luce il Figlio . . .
che sarà chiamato Figlio dell’Altissimo.
Lo Spirito Santo scenderà su di te
e il Santo che nascerà da te
sarà chiamato Figlio di Dio.
Ave Maria!
Queste parole risuonano ogni anno
in questo centro di Roma, in Piazza di Spagna,
ai piedi del colle, cui fa corona la chiesa
dedicata alla Santissima Trinità: Trinità dei Monti.
Ecco il nostro omaggio all’Immacolata.
Sono parole che nascondono in sé
un mistero inscrutabile:
il mistero di Dio che è Unità nella Trinità:
il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
Queste parole celano il Mistero,
e nello stesso tempo lo rivelano.
Soltanto Colei che è “piena di grazia”,
che è l’Immacolata,
può accogliere l’insondabile Mistero di Dio;
è capace di “sentirlo”
con tutta la profondità del suo cuore di donna.
Non ha ella forse vissuto nell’ambito di questo Mistero
prima ancora che il messaggero l’avesse rivelato?
Non ha partecipato ad esso sin dall’inizio
mediante la grazia dell’Immacolata Concezione,
per singolare privilegio divino?
Maria piena di umiltà!
Maria, tu che sei stata visitata
dalla pienezza della rivelazione,
Maria, a cui Dio stesso ha affidato il suo Mistero
e l’intenzione salvifica nei riguardi del mondo,
ottieni a noi, uomini del XX secolo,
agli abitanti di Roma
e agli stranieri venuti da tutto il mondo,
una nuova sensibilità alle grandi cose di Dio!
Illumina gli occhi della nostra mente
per comprendere la Verità del Verbo
che si è fatto carne
e abita in mezzo a noi!
Ottieni alle nostre menti umane,
sedotte dalla ricchezza del mondo creato,
prese dalle cose temporali e caduche,
una nuova fame di Dio,
perché la nostra esistenza terrena
non affondi nel buio,
e perché ritroviamo costantemente la Luce,
la Luce intramontabile della Vita
che è stata concepita in te;
quella Luce che venne nel mondo,
e i suoi non l’accolsero.
Ottieni a noi di accoglierla costantemente
nel mistero del tuo Figlio, il Verbo Eterno,
Gesù Cristo, Redentore del mondo.
Amen!
(Giovanni Paolo II, Piazza di Spagna, 8 dicembre 1990)