MERCOLEDÌ, 8 DICEMBRE 2010
Proprio perché Madre della Chiesa, la Vergine è anche Madre di ciascuno di noi, che siamo membra del Corpo mistico di Cristo. Dalla Croce Gesù ha affidato la Madre ad ogni suo discepolo e, allo stesso tempo, ha affidato ogni suo discepolo all’amore della Madre sua. L’evangelista Giovanni conclude il breve e suggestivo racconto con le parole: “E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa” (Gv 19,27). Egli l’accolse nella realtà propria, nel suo proprio essere. Così che fa parte della sua vita e le due vite si compenetrano; e questo accettarla nella propria vita è il testamento del Signore. Dunque, al momento supremo del compimento della missione messianica, Gesù lascia a ciascuno dei suoi discepoli, come eredità preziosa, la sua stessa Madre, la Vergine Maria. Cari fratelli e sorelle, siamo invitati a considerare attentamente l’importanza della presenza di Maria nella vita della Chiesa e nella nostra esistenza personale. Affidiamoci a Lei perchè guidi i nostri passi e ci aiuti ad essere autentici amici del suo Figlio e così anche coraggiosi artefici del suo Regno nel mondo, Regno della luce e della verità. Sostenuti e confortati dalla protezione della Vergine, possiamo contemplare con occhi rinnovati il volto del suo Figlio Gesù e camminare più speditamente sulle vie del bene.
(Benedetto XVI – Udienza 02.01.08)
Nel primo mistero della gloria contempliamo la resurrezione di Gesù
Cristo viene a salvarci, viene a salvarci patendo e morendo, subendo l’atroce dolore, subendo l’ingiusta morte: la morte più lenta e infame. La subisce per me e la vince per me, risorgendo per me. È risorto, come aveva promesso, per me. È la fine della fine, è la morte della morte come ultima parola sulla vita. È la fine dell’incidenza tragica della veduta corta e nichilista su di me e sul mondo come ultimo giudizio; è il prorompere della Vita come ultima parola, della sua ultima parola come Misericordia su ogni uomo; è l’inizio della vita vera, già nell’adesso (Nicolino Pompei, Il centuplo adesso e in eredità la vita eterna).
Nel secondo mistero della gloria contempliamo l’ascensione di Gesù al cielo
“Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo” (Gv 17,3). E Se Gesù nelle parole rivolte ai Suoi lega il centuplo alla vita eterna è perché questa – scopo della vita – non è qualcosa di distaccato, di sconnesso dai rapporti, dai fattori della realtà, dal dinamismo della vita di ogni giorno. Bensì ne è proprio il definitivo destino, che Gesù stesso viene a rivelare, a rendere possibile, di cui in Lui ci rende capaci. Proprio perché ne è la Rivelazione, è il Mistero fatto carne, è già qui la possibilità di questa vita, che sarà totalità nella vita eterna. Il centuplo è da capire nella coscienza e nell’esigenza che siamo del destino eterno, della vita eterna. La vita eterna come attuazione e compimento della vita adesso, che quindi già deve essere partecipata e germogliare in ogni dove e in ogni fattore dell’umano, come esperienza dell’umano (Nicolino Pompei, Il centuplo adesso e in eredità la vita eterna).
Nel terzo mistero della gloria contempliamo la discesa dello Spirito Santo
Gesù introduce nella vita di quei primi uomini attorno a Lui la promessa del Consolatore. “Un altro Consolatore che rimarrà con voi per sempre”. Lo Spirito Santo. Lo Spirito del Padre, lo Spirito di Cristo risorto, lo Spirito Santo. “Il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà quanto vi ho detto”. Solo nell’azione dello Spirito Santo siamo sostenuti nel cammino della fede e continuamente introdotti alla verità tutta intera; al pieno e vero riconoscimento della sua presenza viva e come rivelazione del Padre, come rivelazione del disegno del Padre su ciascun uomo. Afferma, infatti, san Paolo nella prima Lettera ai Corinzi: “Nessuno può dire «Gesù è il Signore» se non sotto l’azione dello Spirito Santo”(Nicolino Pompei, Mostraci il Padre e ci basta… Chi ha visto Me ha visto il Padre).
Nel quarto mistero della gloria contempliamo l’assunzione in cielo di Maria
O Maria santissima, Madre nostra dolcissima, prendici e tienici sempre per mano per portarci sempre da Gesù… Aiutaci a risentire l’irriducibile grido del nostro cuore, suggerisci la posizione adeguata del cuore, aiutaci a riaccenderci nella preghiera umile e mendicante. E accompagnaci sempre a guardare Gesù, a rivolgerci a Lui, a lasciarci afferrare da Lui, come un bambino in braccio a sua madre (Nicolino Pompei, La bocca non sa dire, né la parola esprimere: solo chi lo prova può credere cosa sia amare Gesù).
Nel quinto mistero della gloria contempliamo l’incoronazione di Maria
Il nostro cuore sia nell’imitazione e nella coincidenza del cuore di Maria quando ha risposto “fiat” al Mistero: si faccia di me secondo te, secondo la tua parola, secondo la volontà e il disegno del Padre. Questa domanda e questo affidamento siano nella direzione delle parole che Papa Benedetto XVI rivolge proprio a lei, a conclusione dell’Enciclica Spe Salvi: “…Santa Maria, Madre di Dio, Madre nostra, insegnaci a credere, a sperare e ad amare con te. Indicaci la via verso il suo Regno! Stella del mare, brilla su di noi e guidaci nel nostro cammino!” (Nicolino Pompei, Mostraci il Padre e ci basta… Chi ha visto Me ha visto il Padre).
LITANIE ALLA MADONNA
Signore, pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà
Cristo, ascoltaci
Cristo, esaudiscici
Padre celeste, Dio abbi pietà di noi
Figlio Redentore, del mondo, Dio
Spirito Santo, Dio
Santa Trinità, unico Dio
Santa Maria prega per noi
Santa Madre di Dio
Santa Vergine delle vergini
Madre di Cristo
Madre della divina grazia
Madre purissima
Madre castissima
Madre sempre vergine
Madre senza macchia
Madre amabile
Madre ammirabile
Madre del buon consiglio
Madre del Creatore
Madre del Salvatore
Vergine prudentissima
Vergine degna d’amore
Vergine degna di lode
Vergine potente
Vergine clemente
Vergine fedele
Specchio della Santità divina
Sede della Sapienza
Causa della nostra gioia
Dimora dello Spirito Santo
Dimora colma di gloria
Dimora consacrata a Dio
Rosa mistica
Torre di Davide
Casa d’oro
Arca della nuova alleanza
Porta del cielo
Stella del mattino
Salute dei malati
Rifugio dei peccatori
Consolatrice degli afflitti
Regina degli Angeli
Regina dei Patriarchi
Regina dei Profeti
Regina degli Apostoli
Regina dei Martiri
Regina dei Confessori
Regina delle Vergini
Regina di tutti i Santi
Regina concepita senza peccato
Regina assunta in cielo
Regina del Santo Rosario
Regina delle famiglie
Regina della Pace
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo Perdonaci, Signore
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo Ascoltaci, Signore
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo Abbi pietà di noi
Prega per noi, Santa Madre di Dio Affinché siamo fatti degni delle promesse di Cristo
Pater, Ave, Gloria per il Santo Padre e secondo le sue intenzioni
Eterno riposo
Orazione finale (propria del giorno nel Salterio)