Ma come nacque la frattura tra cattolici e anglicani?
La Chiesa anglicana è sorta dopo la frattura tra Chiesa di Roma e l’allora Chiesa cattolica d’Inghilterra per opera di Enrico VIII Tudor (scheda su Enrico VIII).
I motivi che diedero origine a questo “scisma” sono stati determinati principalmente da ragioni opportunistiche e personalissime del re inglese che, non potendo ripudiare la prima moglie Caterina D’Aragona per unirsi ad Anna Bolena a causa del divieto della Chiesa di Roma che ribadiva l’indissolubilità del matrimonio, decise, con un atto arbitrario, di dichiarare nullo il suo precedente matrimonio per sposare la Bolena. Cosa che immediatamente gli costò la scomunica. Da qui seguì un grande sconvolgimento in Enrico ed un odio alla Chiesa di Roma che lo portò non ad abbandonare la religione ma a piegarla alla propria volontà e potere, coinvolgendo in questo chierici e vescovi inglesi che iniziarono a rompere con il Papa e la Chiesa di Roma fino a formare una Chiesa nuova, la Chiesa Anglicana, appunto. Ma il processo non fu immediato.
A seguito di questa rottura, Enrico VIII promulgò leggi che di fatto impedirono che alcuna influenza cattolica entrasse in Inghilterra e si dichiarò “l’unico Capo Supremo in terra della Chiesa d’Inghilterra”. Rigettando le decisioni del Papa, il Parlamento convalidò l’unione fra Enrico e Anna con l’Act of Succession (Atto di Successione) del 1534. Enrico iniziò qui la cosiddetta “Riforma protestante”.
L’opposizione alle politiche religiose di Enrico fu repressa rapidamente in tutta Inghilterra. Parecchi monaci dissenzienti furono torturati e condannati a morte. Molti monasteri vennero visitati dai funzionari del re per appropriarsi delle loro ricchezze.
Nel 1536, una Legge del Parlamento permise a Enrico di incamerare i possedimenti dei monasteri minori. Nel 1538, Enrico sanzionò la distruzione dei santuari dedicati ai Santi Cattolici Romani. Nel 1539, i monasteri che ancora rimanevano in Inghilterra furono tutti aboliti e le loro proprietà furono trasferite alla Corona.
Nel frattempo Enrico, non soddisfatto, fece uccidere la Bolena e consumò altri 4 matrimoni –tra innumerevoli relazioni sentimentali extramatrimoniali- nella speranza della nascita del discendente maschio, Edoardo, che ebbe, finalmente, dalla terza moglie, Jane Seymour. Enrico VIII morì il 28 gennaio 1547. Sei anni dopo morì anche l’adorato Edoardo VI all’età di soli sedici anni.