Il segno della resurrezione
La comunità scientifica ancora oggi non riesce a spiegare come si sia impressa l’immagine corporea sia davanti che dietro al lenzuolo. Fra il 25 e il 26 aprile dello scorso anno, a Parigi, nell’ambito del IV Simposio Scientifico Internazionale del Centro di studi internazionale sul Lino di Torino, lo stato delle ricerche è stato presentato dal professore statunitense Kevin Moran e dal professor Giulio Fanti dell’università di Padova. Nel corso di questo intervento, i due studiosi descrivendo l’immagine corporea della Sindone, hanno detto che essa è osservabile dal punto di vista fisico chimico e dal punto di vista corporeo. Vediamo più da vicino.
Dal punto di vista fisico e chimico l’immagine corporea della Sindone:
– è chimicamente dovuta ad una mutazione delle molecole della cellulosa del lenzuolo, in particolare una struttura carbonilica coniugata associata con una disidratazione;
– non è stata prodotta utilizzando colori, né tantomeno si è impressa a seguito del contatto con un bassorilievo metallico surriscaldato (come alcuni studiosi hanno ipotizzato);
– corrisponde direttamente ad un corpo avvolto nel lenzuolo e che questo corpo abbia avvolto un cadavere ne è prova la macchia di sangue separato fuoriuscito dalla ferita del costato. Inoltre, studi specifici effettuati sull’immagine hanno dimostrato che essa è corrispondente ad un uomo di razza ebraica;
– non sono evidenti segni di putrefazione, in particolare intorno alle labbra; questo implica che l’uomo è rimasto avvolto nel lenzuolo per non più di quaranta ore. La mancanza di liquidi nella formazione dell’immagine indica inoltre che il corpo era molto disidratato.
Sempre nello stesso intervento i due studiosi, passando ad esporre sui possibili meccanismi di formazione dell’immagine corporea, prendono in considerazione sei ipotesi dimostrate con prove condotte in laboratorio che spiegherebbero la formazione dell’immagine sul lenzuolo, di cui tre sarebbero frutto dell’azione di un uomo. Queste però non sono esaustive perché in contraddizione con molte delle certezze cui il mondo scientifico è pervenuto e la cui veridicità ormai è stata consolidata da anni di esperimenti e analisi. Le restanti tre ipotesi invece prendono in considerazione l’intervento di una fonte di energia. Un ulteriore esame è stato condotto nel 2008 da un gruppo di scienziati italiani dell’Enea. Gli scienziati sono riusciti ad ottenere immagini che hanno le stesse caratteristiche fisiche della Sindone irradiando il telo con un fortissimo ed istantaneo lampo di luce prodotto da laser a eccimetri. Questo esperimento conferma la tesi di quanti ritengono che l’immagine sindonica sia stata provocata dallo sprigionamento di una fortissima luce di natura ignota all’interno del lenzuolo, dal corpo stesso.