I drammatici dati
Al di là delle polemiche, ciò a cui ci troviamo di fronte è l’urgenza e la necessità di rispondere ad un dato evidente di realtà: secondo Franco Pittau, responsabile del Dossier statistico della Caritas Migrantes e tra i massimi esperti italiani di flussi migratori, il numero stimato di migranti “irregolari” attualmente nel nostro Paese è infatti di circa 1.000.000 di persone. Considerando che gli stranieri regolari sono più di 4.000.000, possiamo stimare che oltre il 20% degli stranieri si trova in Italia clandestinamente.
Da quanto riportato dal rapporto 2009 dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo), il 60-65% degli irregolari in Italia sono overstayer, cioè persone che, entrate in modo regolare, si sono poi trattenute più a lungo di quanto consentito dal loro visto di ingresso; un 25% dei clandestini arriva illegalmente da altri Paesi, approfittando dell’abolizione dei controlli alle frontiere; il restante 15% arriva dal mare, approfittando della strategica posizione geografica della nostra Penisola.
Per non parlare dei tragici numeri degli sbarchi sulle coste siciliane e delle vittime, forniti da un rapporto dell’Unione Europea pubblicato dai principali quotidiani: si rileva che nel 2008 c’è stato un forte aumento degli sbarchi sulle coste italiane, cioè +75% rispetto al 2007, corrispondente a oltre 36.952 (67.000 in tutta Europa), che ha subito un calo nel 2009, vale a dire 1.500 sin dai primi giorni dell’anno (contro i 20.000 del 2007); mentre le vittime scomparse in mare sarebbero circa 415 nel canale di Sicilia sino a metà agosto, contro i 1.274 dell’intero 2008 (erano 556 nel 2007), che in Europa arrivano a 1.500.
Per quanto riguarda le espulsioni di immigrati irregolari effettivamente eseguite nel nostro Paese nel 2008 si tratta di 6.553, cioè il 28,1 % in più rispetto al 2007, mentre dal gennaio 2009 sono circa 1.200.
Inoltre secondo quanto diffuso dal capo della Polizia Antonio Manganelli, durante la cerimonia per il 157° anniversario della fondazione del Corpo, in Italia circa un terzo dei reati viene commesso da immigrati clandestini, che vanno a costituire il 38% della popolazione carceraria. In certe parti d’Italia, il rapporto tra reati e immigrazione clandestina è addirittura del 60-70%. A detta di Manganelli, si tratta del più grave fenomeno registrato dagli anni ‘90 dopo la criminalità organizzata.
Secondo dati elaborati dalla Caritas, poi, tra il 70 e il 90% delle denunce riguardanti le leggi sull’immigrazione, la tratta e il commercio degli schiavi, le false dichiarazioni sull’identità e la riproduzione abusiva di materiali audiovisivi sono nei confronti di stranieri.
Questi dati non vanno certo a dimostrare che tutti gli immigrati sono potenziali delinquenti, arrivati clandestinamente nel nostro Paese per distruggerlo: basti pensare che in circa un sesto dei casi sono vittime di reati violenti contro la persona, compresi omicidi tentati e consumati e violenze sessuali.
Ma senz’altro dimostrano che la legislazione nazionale relativa all’immigrazione finora in vigore non ha saputo far fronte ad un fenomeno che in questi anni è cresciuto a dismisura, uscendo evidentemente da ogni possibile contenimento e controllo e creando reazioni di xenofobia in gran parte della popolazione italiana.