Meditazioni 16 maggio 2016
Affiorano spontanee le care parole della preghiera alla Madonna di Chartres del nostro grande amico Charles Péguy. Soprattutto quelle dove richiama la facile e semplice dinamica del rimanere nella Grazia e del cedimento a questa iniziativa infinita: “Ecco il luogo del mondo dove tutto diviene facile…”. Lo dicevamo prima: è proprio facile sbagliare, tradire, peccare… eppure, proprio guardando l’esperienza genitoriale di molti di voi, dei vostri bambini nel rapporto con voi, sono sempre commosso dal vedere come è sempre più facile essere riabbracciati, risollevati, riaffermati… In quello che vediamo nei nostri bambini, dobbiamo ritrovare, da adulti, l’atteggiamento e il dinamismo del cuore e la certezza di una presenza distintamente riconosciuta, sicura e irrinunciabile. Che mostra il volto, la strada e l’esperienza di questa semplicità e facilità del lasciarsi abbracciare e riabbracciare sempre. La bocca non sa dire, né le parole esprimere… anzi, come dice Péguy, “abbiamo perso il gusto per i discorsi e non abbiamo più altari se non i vostri, non sappiamo nient’altro che una preghiera semplice…”. Non sappiamo nient’altro che l’esperienza semplice e disarmante di chi si lascia afferrare da questa Presenza e nel proprio umano folgora e irradia la vita di altri dell’amore di Cristo. Non abbiamo altro che questa semplice preghiera che sgorga da un cuore tutto arso dalla memoria di Cristo, invaso dalla dolcezza della dolce memoria di Cristo. Non abbiamo altro che il dono immeritato di questa Compagnia nella Chiesa, come facile adesione e semplice attaccamento della vita a questo Infinito Amore che l’ha voluta per attirarci continuamente a sé, per corrispondergli in ogni e con tutti gli istanti della vita.
E non abbiamo altro che l’irrinunciabile compagnia della Madonna. Proprio a Lei chiediamo di essere aiutati a guardare e a fissare continuamente la presenza di Gesù. Chiediamo di guardare alla grande presenza di Cristo come la guardava Lei e come ci si abbandonava Lei. A riconoscerlo, fino all’attaccamento di tutto noi stessi, come l’Avvenimento affermativo dell’insopprimibile urgenza di verità, di gioia e di felicità del nostro desiderio (Nicolino Pompei, La bocca non sa dire né la parola esprimere: solo chi lo prova può credere cosa sia amare Gesù).
Alla Madonna affidiamo Nicolino e tutte le intenzioni che porta nel suo cuore; in particolare preghiamo per Alessandro, Antonella, Barbara, Chiara, Emilia, Enrica, Giancarlo, Gilberto e per i loro familiari. Affidiamo a Maria anche tutti i nostri figli e alunni che in queste settimane stanno ricevendo la Prima Comunione.
Nel primo mistero della gloria contempliamo la resurrezione di Gesù
Venga su di noi, o Padre, la potenza dello Spirito Santo, perché aderiamo pienamente alla tua volontà, per testimoniarla con amore di figli.
Nel secondo mistero della gloria contempliamo l’ascensione di Gesù al cielo
Padre, onnipotente e misericordioso, fa’ che lo Spirito Santo venga ad abitare in noi e ci trasformi in tempio della tua gloria.
Nel terzo mistero della gloria contempliamo la Pentecoste
Padre misericordioso, fa’ che la tua Chiesa, riunita dallo Spirito Santo, ti serva con piena dedizione e formi in te un cuore solo e un’anima sola.
Nel quarto mistero della gloria contempliamo l’assunzione di Maria in cielo
O Dio, effondi lo Spirito Santo sulla Chiesa, perché sia una Pentecoste vivente fino agli estremi confini della terra, e tutte le genti giungano a credere, ad amare e a sperare.
Nel quinto mistero della gloria contempliamo Maria coronata Regina
O Padre, diffondi fino ai confini della terra i doni dello Spirito Santo, e continua oggi, nella comunità dei credenti, i prodigi che hai operato agli inizi della predicazione.