Meditazioni dell’ 11 agosto 2008
Santa Chiara d’Assisi
Nel ritrovarci ancora una volta insieme per vivere l’Affidamento, chiediamo innanzitutto di saperci risorprendere di questo nostro ritrovarci insieme e che il nostro cuore sia immediatamente segnato dalla felicità di questo nostro ritrovarci insieme.
“Capire questa amicizia, questa costituzione, questa chiamata – dice Nicolino – non può essere un optional. Né può essere un dato ornamentale o qualcosa a lato della nostra vita, accanto ad altri fattori che ci accadono o che viviamo… Quello che c’è di mezzo è proprio tutta la vita, tutta la nostra vita; tutta la realtà, tutto il rapporto con la vita e la realtà. Qui c’è di mezzo la necessità della vita, l’urgenza inevitabile della vita di ogni uomo… La Necessità delle necessità, il Bisogno dei bisogni, il Fattore dei fattori, l’Avvenimento degli avvenimenti. Qui si tratta del fondamento di tutto e di tutti, della consistenza di tutto e di tutti. Qui si tratta della felicità sui cui tutto l’uomo è «concentrato» come inevitabile ricerca e tensione…” .
(Nicolino Pompei, Voi siete miei amici, in nel frammento, Anno VI, Numero 4).
Chiediamo allo Spirito Santo la Grazia di capire veramente la nostra amicizia, la nostra costituzione, la nostra chiamata.
INVOCAZIONE DELLO SPIRITO SANTO
Questa sera preghiamo per tutte le persone malate, in particolare offriamo questo Santo Rosario per Gabriel e per i suoi genitori.
Rendiamo grazie al Signore per quanto ci ha donato di vivere nella Vacanza dei giovani lavoratori e universitari che ieri si è conclusa. Alla materna e sicura custodia della Madonna affidiamo il nostro Movimento, Nicolino e ciascuna delle intenzioni del suo cuore. Per la nostra Compagnia invochiamo anche la protezione e l’intercessione di santa Chiara, che insieme a san Francesco è stata protagonista importante della nascita della nostra Storia e quindi amica tutta particolare del nostro Cammino.
I MISTERI DEL SANTO ROSARIO
Nel primo mistero della gloria contempliamo la resurrezione di Gesù
Il Vangelo non dice nulla di Maria, ma la tradizione cristiana ama contemplarla mentre si rallegra più di ogni altro nel riabbracciare il suo divin Figlio, che aveva stretto a sé quando venne deposto dalla Croce. Ora, dopo la resurrezione, la Madre del Redentore gioisce con gli “amici” di Gesù che costituiscono la Chiesa nascente (Benedetto XVI – Regina coeli del 9.04.07).
Nel secondo mistero della gloria contempliamo l’ascensione al cielo di Gesù
Se vogliamo anche noi passare per la porta stretta, dobbiamo impegnarci ad essere piccoli, cioè umili di cuore come Gesù. Come Maria, sua e nostra Madre, Lei per prima, dietro il Figlio, ha percorso la via della Croce ed è stata assunta nella gloria del Cielo… Il popolo cristiano la invoca quale Ianua Caeli, Porta del Cielo. Chiediamole di guidarci, nelle nostre scelte quotidiane, sulla strada che conduce alla “porta del Cielo” (Benedetto XVI – Angelus 26.08.07).
Nel terzo mistero della gloria contempliamo la discesa dello Spirito Santo
La prima Pentecoste avvenne quando Maria Santissima era presente in mezzo ai discepoli nel Cenacolo di Gerusalemme e pregava. Anche oggi ci affidiamo alla sua materna intercessione, affinché lo Spirito Santo scenda in abbondanza sulla Chiesa del nostro tempo, riempia i cuori di tutti i fedeli e accenda in essi – in noi – il fuoco del suo amore (Benedetto XVI – Regina coeli del 27.05.07).
Nel quarto mistero della gloria contempliamo l’assunzione in cielo di Maria
Una donna vestita di sole con la luna sotto i suoi piedi, circondata da dodici stelle… Un primo significato senza dubbio è che è la Madonna, Maria vestita di sole, cioè di Dio, totalmente; Maria che vive in Dio, totalmente, circondata e penetrata dalla luce di Dio. Circondata da dalle dodici stelle, cioè dalle dodici tribù di Israele, da tutto il Popolo di Dio, da tutta la comunione dei santi, e ai piedi la luna, immagine della morte e della mortalità. Maria ha lasciato dietro di sé la morte; è totalmente vestita di vita, è assunta con corpo e anima nella gloria di Dio e così, posta nella gloria, avendo superato la morte, ci dice: Coraggio, alla fine vince l’amore! La mia vita era dire: Sono la serva di Dio, la mia vita era dono di me, per Dio e per il prossimo. E questa vita di servizio arriva ora nella vera vita. Abbiate fiducia, abbiate il coraggio di vivere così anche voi, contro tutte le minacce del dragone (Benedetto XVI – Omelia del 15.08.07).
Nel quinto mistero della gloria contempliamo Maria coronata Regina del cielo e della terra
Assunta in cielo, Maria non si è allontanata da noi, ma ci resta ancor più vicina e la sua luce si proietta sulla nostra vita e sulla storia dell’intera umanità. Attratti dal fulgore celeste della Madre del Redentore, ricorriamo con fiducia a Colei che dall’alto ci guarda e ci protegge. Abbiamo tutti bisogno del suo aiuto e del suo conforto per affrontare le prove e le sfide di ogni giorno: abbiamo bisogno di sentirla madre e sorella nelle concrete situazioni della nostra esistenza. E per poter condividere un giorno anche noi il suo medesimo destino, imitiamola ora nella docile sequela di Cristo e nel generoso servizio dei fratelli. È questo l’unico modo per pregustare, già nel nostro pellegrinaggio terreno, la gioia e la pace che vive in pienezza chi giunge alla meta immortale del Paradiso (Ibi)
Salve Regina…
All’Angelus di ieri il Papa ha espresso la sua sofferenza e la sua preoccupazione per i tragici avvenimenti che si stanno verificando in Georgia e che hanno già causato molte vittime innocenti e costretto un gran numero di civili a lasciare le proprie case. Ci uniamo alla preghiera del Santo Padre perché cessino immediatamente le azioni militari e ci si astenga, anche in nome della comune eredità cristiana, da ulteriori violenze che possono degenerare in un conflitto di ancor più vasta portata.
Pater, Ave, Gloria
Eterno riposo
PREGHIERA DELL’AFFIDAMENTO