Meditazioni del 28 aprile 2008
… È inevitabile invocare lo Spirito Santo, lo Spirito che procede dal Padre e dal Figlio, perché come dice San Paolo ai Romani: “Solo lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza perché nemmeno sappiamo cosa chiedere”, cosa chiedere in maniera conveniente; non sappiamo chiedere ciò che è necessario e quindi decisivo per noi… Invochiamo lo Spirito Santo – il promesso da Gesù a coloro che per primi ha chiamato e costituito amici, amici Suoi e per Lui -, dalla cui azione questa prima Amicizia è resa definitivamente idonea e attiva per essere la propagazione, la dilatazione nella storia, dell’amicizia di Cristo, della permanenza di Cristo nel tempo degli uomini, in ogni momento di tempo. La Sua azione invasiva su quegli uomini chiamati da Gesù, li rende Corpo mistico nella storia, permanenza contemporanea alla vita di ogni uomo, della Sua azione e della Sua presa redentiva; la cui dilatazione nei secoli ha raggiunto sorprendentemente ed evidentemente la nostra vita. Prima ha afferrato la vita di alcuni, e poi di altri e poi di tutti noi. Sì, invochiamo Colui che, come il Papa ha affermato, è “il vero protagonista della missione”, e dalla cui continua iniziativa vivificante è sorta la nostra Compagnia, come modalità e tocco particolare dell’unica Compagnia di Cristo che è la santa Chiesa; la nostra Compagnia come il modo di imparare a vivere e a seguire la Compagnia della santa Chiesa… (Nicolino Pompei, Atti del Convegno Fides Vita 2002).
Invocazione allo Spirito Santo…
Sono tantissimi i fatti accaduti in questi giorni per cui lodare e ringraziare il Signore. E sono tantissime le persone e le situazioni per cui pregare. Non potendoli nominare tutti, li raccogliamo nella nostra preghiera per Nicolino e per le intenzioni del suo cuore.
I MISTERI DEL SANTO ROSARIO
Nel primo mistero della gloria contempliamo la resurrezione di Gesù
Se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui. Infatti egli morì, e morì per il peccato una volte per tutte; ora invece vive, e vive per Dio. Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù (Rm 6, 9-11)
Nel secondi mistero della gloria contempliamo l’ascensione di Gesù al cielo
Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, si sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria (Col 3,1-4)
Nel terzo mistero della gloria contempliamo la discesa dello Spirito Santo
Fratelli, nessuno può dire: “Gesù è Signore!”, se non sotto l’azione dello Spirito Santo. Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune (1Cor 12, 3b-7).
Nel quarto mistero della gloria contempliamo l’assunzione in cielo di Maria
Fratelli, quando questo corpo mortale si sarà vestito d’immortalità, si compirà la parola della Scrittura: “La morte è stata inghiottita nella vittoria? Dov’è, o morte, la tua vittoria? Dov’è, o morte, il tuo pungiglione?”. Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la Legge. Siano rese grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo! (1Cor 54b-57).
Nel quinto mistero della gloria contempliamo Maria che viene coronata Regina
Fratelli, il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondo l’efficacia della sua forza e del suo vigore (Ef 1, 17-20).
Preghiamo per il Papa e, come ci ha chiesto al Regina caeli di ieri, preghiamo per i nostri fratelli della Somalia, del Darfur e del Burundi, coinvolti in tragiche situazioni di guerra, di violenza e di ingiustizia.
INTRODUZIONE AL MESE DI MAGGIO
Carissimi amici,
in questa settimana inizia il mese di maggio, che la Chiesa dedica in maniera tutta particolare alla Madonna. L’amore a Lei, l’affidamento a Lei, la preghiera a Lei e con Lei, che normalmente segna il cammino della nostra Compagnia, in questo mese riceve una forte sottolineatura.
Nel luogo dell’Affidamento saremo aiutati e accompagnati a riscoprire e rinnovare l’amore alla Madonna, la necessità di imitare il suo “sì” alla volontà di Dio e di camminare in sua compagnia; saremo aiutati a risorprendere e a risperimentare la bellezza e la potenza della preghiera del Santo Rosario, dell’affidamento a Maria e della richiesta della sua protezione ed intercessione… che sempre siamo stati educati a vivere quotidianamente.
Ciascuno di noi colga l’occasione che ci viene offerta da questo mese di maggio, non solo per vivere personalmente e con la propria famiglia la preghiera alla Madonna così come ci è stata insegnata, ma ognuno, ogni famiglia si ritrovi anche a porre e ad animare nella propria casa, nel proprio condominio, nel proprio quartiere e in ogni luogo che lo Spirito ci suggerirà dei momenti in cui ritrovarsi a pregare insieme il Santo Rosario invitando i propri parenti, i propri vicini, i propri amici… Sosteniamoci vicendevolmente a prendere queste iniziative e ad andare incontro alla gente anche così. Invitiamo chiunque seguirà questo suggerimento a condividerlo ai riferimenti del proprio Eco, perché ci si possa sostenere nell’animazione e nell’invito.