Meditazioni del 15 ottobre 2007
Santa Teresa d’Avila
Nel Santo Rosario di questa sera preghiamo in particolare per Nicolino e per ognuna delle intenzioni che lui custodisce nel suo cuore e porta nella sua preghiera.
Nel primo mistero del dolore contempliamo l’agonia di Gesù nell’Orto degli UliviRicordatevi che i vostri padri furono messi alla prova per vedere se davvero temevano il loro Dio. Ricordate come fu tentato il nostro padre Abramo e come proprio attraverso la prova di molte tribolazioni egli divenne l’amico di Dio. Così pure Isacco, così Giacobbe, così Mosè e tutti quelli che piacquero a Dio furono provati con molte tribolazioni e si mantennero fedeli (Gdt 8,26. 21b-23)
Nel secondo mistero del dolore contempliamo Gesù che viene flagellatoCristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme: egli non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca, oltraggiato non rispondeva con oltraggi, e soffrendo non minacciava vendetta, ma rimetteva la sua causa a colui che giudica con giustizia. Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia; dalle sue piaghe siete stati guariti (1Pt 2,21-25).
Nel terzo mistero del dolore contempliamo Gesù che viene coronato di spineMi vanterò ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte (2Cor 12,9b-10)
Nel quarto mistero del dolore contempliamo Gesù che sale al Calvario portando la croceCristo Gesù, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce (Fil 2,6-8).
Nel quinto mistero del dolore contempliamo Gesù che muore in croceDa questo abbiamo conosciuto l’amore di Dio: Egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli (1Gv 3,16)