Meditazioni del 09 febbraio 2009
… Tutta la nostra mobilitazione sia per ospitare e lasciare entrare la sua Presenza che mi viene incontro ora. Anche il dolore per il proprio tradimento o per la coscienza di una irrazionale adesione e sequela vissuta, non può che risultare confermativo e affermativo dell’Amore assoluto che c’è di mezzo. È semplice, è proprio semplice. Occorre solo essere semplici e lasciare che il cuore Lo possa ospitare, senza l’assurda obiezione di costruzioni mentali e di complicazioni che tentano di soffocarlo. Occorre cedere all’attrattiva sempre più forte e vincente del suo Amore presente e agente nella vita della Chiesa come nella vita della nostra Compagnia. Occorre semplicemente lasciarLo entrare, lasciare che si possa presentare a noi, si possa dimostrare a noi, perché possiamo riconoscerLo e seguirLo. È Gesù stesso che si fa incontro e si lascia conoscere e riconoscere… (Nicolino Pompei, Atti del Convegno Fides Vita 2007)
Invocazione allo Spirito Spirito…
Carissimi amici, poco fa, cogliendo comunque tutti di sorpresa, siamo stati raggiunti dalla notizia della morte di Eluana. Augurandoci che non ci sia una ulteriore grave responsabilità umana che ha “accelerato” questa morte, il tempo, diverso dai calcoli umani, è come se volesse richiamarci tutti, aldilà degli schieramenti, a riconoscere che non siamo dèi, ma uomini. Pieghiamo le nostre ginocchia di fronte Padre Eterno e buono, affidando alla Sua Misericordia la carissima Eluana. Preghiamo per tutti coloro che sono responsabili della sua morte, perchè si convertano e si pentano. Ringraziamo il Signore per la testimonianza di carità e di maternità che abbiamo ricevuto dalle suore che hanno accolto e amato Eluana come una figlia. Il Signore ci perdoni tutti. Rivolgiamoci alla Madonna.
Santa Maria, Madre di Dio, tu hai donato al mondo la vera luce, Gesù, tuo Figlio – Figlio di Dio. Ti sei consegnata completamente alla chiamata di Dio e sei così diventata sorgente della bontà infinita che sgorga da Lui. Mostraci Gesù. Guidaci a Lui. Insegnaci a conoscerlo e ad amarlo, perché possiamo anche noi diventare capaci di vero amore ed essere sorgenti d’acqua viva in mezzo a un mondo assetato (Benedetto XVI, Spe Salvi).
Nel primo Mistero della Luce contempliamo il Battesimo di Gesù al fiume Giordano
In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: “Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?”. Ma Gesù gli disse: “Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia”. Allora Giovanni acconsentì. Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo disse: “Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto” (Mt 3, 13-17).
Nel secondo Mistero della Luce contempliamo il miracolo di Gesù alle nozze di Cana
Ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù coi suoi discepoli. Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre disse a Gesù: “Non hanno più vino”. E Gesù rispose: “Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora”. La madre disse ai servi: “Fate quello che vi dirà” (Gv 2, 1-5).
Nel terzo Mistero della Luce contempliamo Gesù che annuncia la venuta del Regno di Dio
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo” (Mc 1,14).
Nel quarto Mistero della Luce contempliamo la trasfigurazione di Gesù
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillo come il sole e le sue vesti divennero candide come luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Pietro, prese allora la parola, e disse a Gesù: “Signore, è bello per noi stare qui; se vuoi, farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia”. Egli stava ancora parlando quando una nube luminosa li avvolse con la sua ombra. Ed ecco una voce diceva:
“Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo” (Mt 17,1-6).
Nel quinto Mistero della Luce contempliamo Gesù che istituisce l’Eucarestia
Quando fu l’ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui, e disse: “Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, poiché vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio”. E preso un calice, rese grazie e disse: “Prendetelo e distribuitelo tra voi, poiché vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non venga il regno di Dio”. Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzo e lo diede loro dicendo: “Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me”. Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese il calice dicendo: “Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi” (Lc 22, 14-20).
In prossimità della Giornata Mondiale del Malato, che si celebrerà l’11 febbraio, nella memoria della Beata Vergine di Lourdes, all’Angelus di ieri il Papa ci ha invitato a pregare “per tutti i malati, specialmente per quelli più gravi, che non possono in alcun modo provvedere a se stessi, ma sono totalmente dipendenti dalle cure altrui”: possa ciascuno di loro sperimentare, nella sollecitudine di chi gli è accanto, la potenza dell’amore di Dio e la ricchezza della sua grazia che salva”. Ci uniamo alla preghiera del Santo Padre anche per le popolazioni del Madagascar e dello Sri Lanka.