Meditazioni 9 gennaio 2017
L’infinito Amore di Cristo Gesù ci primerea sempre, non smette mai di ardere per noi e di prendere iniziativa su di noi. Continua pazientemente e indomabilmente ad attenderci sempre e a mostrarci il suo essere solo Misericordia e la sua fedeltà proprio adesso, […] donandoci questo luogo, questo tempo […], per poter ricominciare a cercare la sua presenza ed essere risollevati e rigenerati dall’abbraccio del suo perdono. Proprio ora Gesù dice a ciascuno di noi: “Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto”. Con il medesimo abbandono fiducioso che abbiamo visto in quella donna malata di perdite di sangue, nel lebbroso guarito che torna da Gesù – fossimo anche pieni di emorragie e segnati dalla lebbra di peccati e tradimenti ripetuti – torniamo adesso a mendicare Gesù. Torniamo a cercarlo, a bussare al suo cuore per attingere tutta la Vita da Lui e anche una rigenerata e rinnovata sequela al nostro cammino. Per attingere, come quella donna malata, tutta la forza sanante e redentiva di Gesù e lasciargli sanare, redimere e rigenerare tutta la nostra vita (Nicolino Pompei, … tutti Ti cercano).
A Lui affidiamo Nicolino e ciascuno di noi; in particolare preghiamo per alcuni amici malati: Federica, Leonardo, Lorena, Matilde, Marco e Paola. Preghiamo per le nostre carissime Rosalba e Teresa di cui in questi giorni facciamo memoria della morte, e per Simonetta, morta improvvisamente la scorsa settimana. Preghiamo per il Vescovo Carlo di cui mercoledì ricorderemo il 3° anniversario dell’ordinazione episcopale e preghiamo per il nostro carissimo Giovanni che giovedì compirà 90 anni.
O Dio, vieni a salvarmi
Signore, vieni presto in mio aiuto
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
Come era nel principio è ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen
Invocazione allo Spirito Santo…
Nel primo mistero della luce contempliamo il Battesimo di Gesù
Dal profondo del mio cuore a te grido o Signore, ti prego ascolta la mia voce. Se consideri le colpe, o Signore, chi potrà sussistere. Ma sono certo, certissimo: presso di te è solo il perdono. O Signore, sono davanti a te senza niente da offrirti, se non la mia miseria. Sono a mani vuote, niente ti posso regalare se non la mia miseria, il mio peccato, l’amarezza e il dolore per il mio peccato, nell’assoluta certezza del tuo perdono. Con lo stesso cuore del buon ladrone, con la stessa confidenza supplice del buon ladrone, ti prego, Signore, attirami a te, attira tutto il mio cuore, attira tutto me stesso a te e al tuo amore. Di’ soltanto una parola ed io sarò salvato. Rivolgimi tutto il tuo sguardoe sollevami a te risollevandomi alla vita in te (Nicolino Pompei, Ma di’ soltanto una parola ed io sarò salvato).
Nel secondo mistero della luce contempliamo il miracolo di Gesù alle nozze di Cana
Come dice sant’Agostino:“Tu mostri in modo abbastanza evidente la grandezza che hai voluto attribuire alla creatura razionale; alla sua quiete beata non basta nulla che sia meno di te o Cristo”. Non bastano nemmeno un miracolo o una guarigione. Nemmeno un suo miracolo o una sua guarigione, se non ci portano a Lui, a Gesù, perché nulla ci basta che sia meno di Lui. Tutto quello che ci viene dato – compresi i miracoli, compresi quei momenti della vita della compagnia che sentiamo impareggiabili, perché lo sono! – è dato solo come provocazione e richiamo alla sua presenza, per tornare a cercare Gesù, per continuare a fare esperienza di Lui, per continuare a riconoscerlo come il Signore, come l’avvenimento decisivo per vivere e affrontare tutto il rapporto con la realtà (Nicolino Pompei, … tutti Ti cercano).
Nel terzo mistero della luce contempliamo l’annuncio del Regno di Dio
Signore ti prego rispondimi, abbi pietà di me e salvami. Io spero sempre nelle tue parole e aspetto solo da te la mia salvezza, la gioia del mio cuore e la mia felicità. Benedici tutto il nostro popolo e il nostro cammino, accompagnaci incessantemente con la tua misericordia e fa’ risplendere il tuo volto su ciascuno di noi. Fa’ risplendere il tuo volto perché si possa riconoscere su tutta la terra la tua presenza, la tua salvezza tra la gente. Sì, o mio Signore, fa’ risplendere ancora una volta il tuo volto, il tuo amore, la tua misericordia su di noi. Perché nell’esperienza visibile del tuo splendore ti possa trovare chi ti cerca, chi non ti cerca ti possa cominciare a cercare; perché ogni uomo ti possa incontrare, riconoscere e amare come l’unico Signore e Redentore (Ibi).
Nel quarto mistero della luce contempliamo la trasfigurazione di Gesù
Sì, o mio Signore, con tutto il cuore io ti cerco e ti desidero. Fin dall’aurora io ti cerco e ti desidero, perché di te ha sete l’anima mia, te solo desidera la mia carne. Venga su di me la tua misericordia e io avrò vita. Tu sei la mia delizia e la mia gioia. Tu sei lampada ai miei passi, luce sul mio cammino. Illumina la mia vita e dammi sempre vita secondo la tua luce, secondo la tua parola (Ibi).
Nel quinto mistero della luce contempliamo l’istituzione dell’Eucarestia
Saziami fin dal mattino con il tuo amore, dammi vita secondo il tuo amore e fammi vivere secondo i tuoi giudizi. Attirami tutto nel tuo amore e nel tuo amore distoglimi dal guardare e attaccarmi a cose vane. Per questo apro anelante la mia bocca, perché ho solo sete di te; ha solo sete di te il mio cuore (Ibi).