Meditazioni 9 dicembre 2016
Vigilia della Festa della Venuta
Ci ritroviamo insieme a vivere il gesto dell’Affidamento attorno al fuoco, riprendendo l’antica tradizione dei marchigiani che così da secoli attendono e salutano la Vergine Maria attendendo il passaggio della sua Santa Casa verso Loreto. Ci lasciamo introdurre dalla preghiera del Papa emerito Benedetto XVI alla Madonna di Loreto:
Santa Maria, Madre di Dio, ti salutiamo nella tua casa. Qui l’arcangelo Gabriele ti ha annunciato che dovevi diventare la Madre del Redentore; che in te il Figlio eterno del Padre, per la potenza dello Spirito Santo, voleva farsi uomo. Qui dal profondo del tuo cuore hai detto: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto” (Lc 1,38). Così in te il Verbo si è fatto carne (Gv 1,14). Così tu sei diventata tempio vivente, in cui l’Altissimo ha preso dimora corporalmente; sei diventata porta per la quale Egli è entrato nel mondo. Dopo il ritorno dall’Egitto qui, sotto la fedele protezione di san Giuseppe, hai vissuto insieme con Gesù fino all’ora del Suo battesimo nel Giordano. Qui hai pregato con Lui, con le antichissime preghiere d’Israele, che allora diventavano parole del Figlio rivolte al Padre, cosicché ora noi, in queste preghiere, possiamo pregare insieme col Figlio e siamo uniti al tuo pregare, santa Vergine Madre. Qui avete letto insieme le Sacre Scritture e certamente avete anche riflettuto sulle parole misteriose del libro del profeta Isaia: “Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità… Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo… Il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà la loro iniquità” (Is 53,5.8.11). Già poco dopo la nascita di Gesù, il vecchio Simeone nel tempio di Gerusalemme ti aveva detto che una spada avrebbe trafitto la tua anima (Lc 2,35). Dopo la prima visita al tempio con il Dodicenne siete tornati in questa casa a Nazaret e qui per molti anni hai sperimentato quello che Luca riassume nelle parole: “… e stava loro sottomesso” (Lc 2,51). Tu hai visto l’obbedienza del Figlio di Dio, l’umiltà di Colui che è il Creatore dell’universo e dai Suoi connazionali veniva chiamato ed era “il carpentiere” (Mc 6,3). Santa Madre del Signore, aiutaci a dire “sì” alla volontà di Dio anche quando non la comprendiamo. Aiutaci a fidarci della Sua bontà anche nell’ora del buio. Aiutaci a diventare umili come lo era il tuo Figlio e come lo eri tu. Proteggi le nostre famiglie, perché siano luoghi della fede e dell’amore; perché cresca in esse quella potenza del bene di cui il mondo ha tanto bisogno. Proteggi il nostro Paese, perché rimanga un Paese credente; perché la fede ci doni l’amore e la speranza che ci indica la strada dall’oggi verso il domani. Tu, Madre buona, soccorrici nella vita e nell’ora della morte. Amen.
Affidiamo alla Madonna ciascuno di noi, Papa Francesco, il nostro Vescovo, Nicolino ed in particolare preghiamo per Luciano e Caterina, che oggi festeggiano 10 anni di matrimonio; per la nostra carissima Maura, di cui ieri abbiamo celebrato il funerale; e per Francesca, nel primo anniversario della sua morte.
Nel primo mistero della gioia contempliamo l’annuncio dell’angelo a Maria
O Maria Loretana, Vergine gloriosa, noi ci accostiamo fiduciosi a Te: accogli oggi la nostra umile preghiera. L’umanità è sconvolta da gravi mali dai quali vorrebbe liberarsi da sola. Essa ha bisogno di pace, di giustizia, di verità, di amore e si illude di poter trovare queste divine realtà lontano da tuo Figlio. O Madre! Tu portasti il Salvatore divino nel tuo seno purissimo e vivesti con Lui nella santa Casa che noi veneriamo su questo colle loretano, ottienici la grazia di cercare Lui e di imitare i suoi esempi che conducono alla salvezza (Supplica alla Madonna di Loreto).
Nel secondo mistero della gioia contempliamo la visita di Maria alla cugina Elisabetta
Con fede e amore filiale, ci portiamo spiritualmente alla tua Casa benedetta. Per la presenza della tua Famiglia essa è la Casa santa per eccellenza alla quale vogliamo si ispirino tutte le famiglie cristiane: da Gesù ogni figlio impari l’ubbidienza e il lavoro; da Te, o Maria, ogni donna apprenda l’umiltà e lo spirito di sacrificio; da Giuseppe, che visse per Te e per Gesù, ogni uomo impari a credere in Dio e a vivere in famiglia e nella società con fedeltà e rettitudine (Ibi).
Nel terzo mistero della gioia contempliamo la nascita di Gesù
Molte famiglie, o Maria, non sono un santuario dove si ama e si serve Dio; per questo Ti preghiamo affinché Tu ci ottenga che ognuna imiti la tua, riconoscendo ogni giorno e amando sopra ogni cosa il tuo Figlio divino. Come un giorno, dopo anni di preghiera e di lavoro, egli uscì da questa Casa santa per far sentire la sua Parola che è Luce e Vita, così ancora dalle sante mura che ci parlano di fede e di carità, giunga agli uomini l’eco della sua parola onnipotente che illumina e converte (Ibi).
Nel quarto mistero della gioia contempliamo la presentazione di Gesù al tempio
Ti preghiamo, o Maria, per il Papa, per la Chiesa universale, per l’Italia e per tutti i popoli della terra, per le istituzioni ecclesiali e civili e per i sofferenti e i peccatori, affinché tutti divengano discepoli di Dio. O Maria, in questo giorno di grazia, uniti ai devoti spiritualmente presenti a venerare la santa Casa ove fosti adombrata dallo Spirito Santo, con viva fede Ti ripetiamo le parole dell’Arcangelo Gabriele: Ave, o piena di grazia, il Signore è con Te! (Ibi).
Nel quinto mistero della gioia contempliamo il ritrovamento di Gesù nel tempio
Noi Ti invochiamo ancora: Ave, o Maria, Madre di Gesù e Madre della Chiesa, Rifugio dei peccatori, Consolatrice degli afflitti, Aiuto dei Cristiani. Tra le difficoltà e nelle frequenti tentazioni noi siamo in pericolo di perderci, ma guardiamo a Te e Ti ripetiamo: Ave, Porta del Cielo; ave, Stella del Mare! Salga a Te la nostra supplica, o Maria. Essa Ti dica i nostri desideri, il nostro amore a Gesù e la nostra speranza in Te, o Madre nostra. Ridiscenda la nostra preghiera sulla terra con abbondanza di grazie celesti. Amen (Ibi).