Meditazioni del 28 gennaio 2008
“Lo Spirito Santo sostenga e sorregga il cuore ad essere se stesso secondo la sua natura, cioè esigenza e attesa di tutto, del Tutto. Sorregga e renda stabile il nostro cuore all’accoglienza continua di ciò che è decisivo per la vita e che forma proprio tutto il suo desiderio… Invochiamo instancabilmente lo Spirito Santo perché abbatta quella strutturata e accanita resistenza che ci rende indifferenti od ostinati nel rifiutare di spalancare la vita alla signoria e allo splendore di questo Amore; di questo Amore che ci costituisce totalmente, che ci ama continuamente, che ci perdona sempre, che ci rigenera incessantemente nella sua Misericordia. Dice san Paolo ai Romani: «L’Amore di Dio si è riversato nei nostri cuori attraverso lo Spirito Santo». Dobbiamo invocare lo Spirito Santo perché il nostro cuore si ritrovi nell’apertura ed esigenza originale con cui è stato creato e posto in noi; in quella apertura all’Amore e in quella esigenza incancellabile dell’Amore che ci ha fatto. Nell’apertura e nella semplicità di lasciarsi afferrare e portare dalle braccia del Divino Amore che ci ha fatto e in cui solo è possibile la nostra capacità di corrispondenza e di piena realizzazione nell’amore”¹.
Canto d’invocazione dello Spirito Santo
Chiediamo alla Madonna di custodire e accompagnare sempre con materna protezione Nicolino e la nostra Compagnia. Preghiamo per Michela, che domani dovrà subire un delicato intervento, per tutti i malati e gli amici che stanno vivendo un momento di particolare difficoltà. A Maria affidiamo anche i nostri carissimi amici Mariano e Barbara che sabato celebreranno il sacramento del loro matrimonio. Al Servo di Dio Uberto Mori², nostro particolare amico, chiediamo di pregare con noi e di intercedere per tutti gli sposi, perché lascino che la Grazia del loro matrimonio si estenda ad ogni giorno della loro vita.
I MISTERI DEL SANTO ROSARIO
Nel primo mistero della gloria contempliamo la risurrezione di Gesù
È in Cristo che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, e voi avete in lui parte alla sua pienezza. Con lui infatti siete stati sepolti insieme nel battesimo, in lui siete anche stati insieme risuscitati per la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti (Col 2,9.10.12).
Nel secondo mistero della gloria contempliamo l’ascensione al cielo di Gesù
A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. Per questo sta scritto: Ascendendo al cielo ha portato con sé i prigionieri, ha distribuito dono agli uomini (Sal 67.19). Ma che significa la parola “ascese”, se non che prima era disceso quaggiù sulla terra? Colui che discese è lo stesso che ascese al di sopra di tutti i cieli, per riempire tutte le cose (Ef 4,7-10).
Nel terzo mistero della gloria contempliamo la discesa dello Spirito Santo
Dio ci ha salvati mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo, effuso da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, perché giustificati dalla sua grazia diventassimo eredi, secondo la speranza della vita eterna (Tt 3,5b-7).
Nel quarto mistero della gloria contempliamo l’assunzione in cielo di Maria
Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio! Quando si manifesterà Cristo, la vostra vita, allora voi sarete manifestati con lui nella gloria (Col 3,1-4).
Nel quinto mistero della gloria contempliamo l’incoronazione di Maria Santissima
La nostra patria è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che ha di sottomettere a sé tutte le cose (Fil 3,20-21).
¹N. Pompei, Atti del Convegno Fides Vita 2006, p 18 e 44
²Oggi si fa memoria della nascita di Uberto Mori, avvenuta a Modena il 28/01/26. Per approfondire la conoscenza di questo grande amico della nostra Compagnia, vedi l’ultimo numero di nel frammento e il video dell’incontro del nostro XVII Convegno nel sito.