Meditazioni 27 agosto 2018
Santa Monica
“Il passo successivo non è un discorso da imparare o da preparare, ma innanzitutto una Presenza da [continuare] a conoscere, da amare, da seguire, da cui lasciarsi cambiare. […] Il passo dopo allora non è né un discorso, né un proposito, né uno sforzo, né un affanno organizzativo e attivistico… ma un’Amicizia da riconoscere, da seguire, sempre, umilmente, puntualmente; con cui identificarsi […] non come luogo di rifugio o di tamponamento esistenziale ma come sostegno, richiamo, correzione, memoria, giudizio di Cristo per me; riconosciuta come contemporaneità di Cristo redentore dell’uomo alla mia vita e per la vita di ogni uomo. Il passo dopo è un cuore umile e povero per imparare, sempre; per domandare, sempre; per seguire, sempre” (Nicolino Pompei, Pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi, Atti 2001, pag 55).
Grati per gli innumerevoli doni speciali della Grazia di Dio ricevuti in questo tempo estivo, fino alla Vacanza terminata ieri, ci affidiamo alla Madonna, la piena di Grazia, perché ci prenda per mano e ci sostenga nel cammino per conoscere e godere di Gesù, Suo Figlio, in ogni istante e circostanza della nostra vita. A Lei affidiamo Nicolino e preghiamo particolarmente per Angela, Emidio, Franco, Emanuele, Monica, Silvia, Elena e Augusto, don Paul. Alla tenerezza e forza del Suo abbraccio consegniamo Papa Francesco e tutte le sue intenzioni.
O Dio, vieni a salvarmi
Signore, vieni presto in mio aiuto
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
Come era nel principio è ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen
Invocazione allo Spirito Santo…
Nel primo mistero della gioia contempliamo l’annuncio dell’Angelo a Maria
Trafiggi, o dolcissimo Signore Gesù, la parte più intima dell’anima mia con la soavissima e salutare ferita dell’amor tuo, con vera, pura, santissima, apostolica carità, affinché continuamente languisca e si strugga l’anima mia per l’amore e il desiderio di te solo. Te brami, e venga meno presso i tuoi tabernacoli, e sospiri di essere sciolta e di essere con te. Fa che l’anima mia abbia fame di te, pane degli angeli, ristoro delle anime sante, pane nostro quotidiano, pane soprannaturale che hai ogni dolcezza ed ogni sapore e procuri la gioia più soave. (S. Bonaventura)
Nel secondo mistero della gioia contempliamo la visita di Maria alla cugina Elisabetta
Di te, che gli angeli desiderano di contemplare incessantemente, abbia fame e si sazi il cuore mio, e della dolcezza del tuo sapore sia riempita la parte più intima dell’anima mia: abbia ella sempre sete di te, fonte di vita, fonte di saggezza e di scienza, sorgente dell’eterna luce, torrente di delizie, dovizia della casa di Dio. Te sempre ambisca, te sempre cerchi, te trovi, te si prefigga come meta, a te giunga, a te pensi, di te parli e tutte le cose faccia ad onore e gloria del tuo nome con umiltà e con discernimento, con amore e con piacere, con facilità e con affetto, con perseveranza che duri fino alla fine. (Ibi)
Nel terzo mistero della gioia contempliamo la nascita di Gesù
E tu solo sii sempre la mia speranza e la mia fede, la mia ricchezza e il mio diletto, la mia gioia, il mio gaudio, il mio riposo, la mia tranquillità, la mia gioia, la mia pace, la mia soavità, il mio profumo, la mia dolcezza, il mio cibo, il mio ristoro, il mio rifugio, il mio aiuto, la mia scienza, la mia parte, il mio bene, il mio tesoro, nel quale fissi e fermi, con salde radici, rimangano la mente ed il cuore mio. Amen. (Ibi)
Nel quarto mistero della gioia contempliamo la presentazione di Gesù al tempio
Signore, la tua bontà mi ha creato, la tua misericordia ha cancellato i miei peccati, la tua pazienza mi ha fino ad oggi sopportato. Tu attendi, o mio Signore, la mia conversione e io attendo la tua grazia per raggiungere attraverso la conversione una vita secondo la tua volontà… Di te sono assetato, di te sono affamato, te desidero, a te sospiro, te bramo al di sopra di ogni cosa… Attirami tutto al tuo cuore… Fa’ tu, o Cristo, quello che il mio cuore non può. Tu che mi fai chiedere, concedi… Insegnami a cercarti e mostrati a me che ti cerco. Io non posso cercarti se tu non mi insegni, né trovarti se tu non ti mostri. Che io ti cerchi desiderandoti, che ti desideri cercandoti, che ti trovi amandoti e che ti ami trovandoti. (S. Anselmo d’Aosta)
Nel quinto mistero della gioia contempliamo il ritrovamento di Gesù nel tempio
Anima di Cristo, santificami. Corpo di Cristo, salvami, Sangue di Cristo, inebriami. Acqua del costato di Cristo, lavami. Passione di Cristo, confortami. O buon Gesù, esaudiscimi. Dentro le tue piaghe, nascondimi. Non permettere che io mi separi da te. Dal nemico maligno difendimi. Nell’ora della mia morte chiamami. Comanda che io venga a te, affinché ti lodi con i tuoi santi, nei secoli dei secoli. Amen. (S. Ignazio di Loyola)