Meditazioni 25 settembre 2017
Adesso, il gesto più normale per ciascuno è quello di chiedere, pregare, mendicare. Ma non solo ora. Dobbiamo alzarci al mattino e chiedere immediatamente alla Madonna il dono dello Spirito, perché ci faccia sentire l’esigenza che siamo di Cristo, dello sguardo alla presenza di Gesù. Chiedere di realizzare in noi questo attaccamento a Cristo che solo dà il centuplo; di farci sentire l’esperienza del centuplo come la necessaria esperienza per l’umano e come la vera e massima esperienza dell’umano. Senza la quale non possiamo più affermare il Cristianesimo come l’Avvenimento decisivo da portare ed affrettare in tutti. A quale sfida buona li inviteremmo? Di che cosa renderemmo ragione? Occorre innanzitutto mendicare, perché al fondo di tutto c’è un “sì” ad Uno da dire e la nostra misura da lasciare. (…) Ecco perché la Donna tutta sottomessa all’iniziativa del Mistero e che lo ha partorito come Uomo, deve essere sempre richiamata come compagnia necessaria. Dobbiamo invocare ora e sempre la Madonna per l’imitazione del suo fiat, come suprema obbedienza alla volontà del Padre in cui solo consiste la vita. Deve essere inesauribile lo sguardo che portiamo alla Madonna, l’accoglienza della sua compagnia e la richiesta della sua intercessione. Con Lei, dietro a Lei, attraverso di Lei, invochiamo lo Spirito Santo per lasciarci scardinare dalla nostra ostinata misura, perché la vita rinasca ora e sempre dal sì detto a Cristo e sia vissuta nel modo che Cristo ci ha richiamato. Perché dalla nostra libertà aderente e ubbidiente risulti il centuplo nell’esperienza umana, come rivelatore della vita in Cristo e come anticipo della vita eterna. Ed è attraverso l’esperienza umana segnata dal centuplo che Cristo si fa incontrare, si presenta alla vita di ciascun uomo. “Vi ho chiamato amici, perché tutto quello che ho udito dal Padre mio ve l’ho fatto conoscere… E vi ho costituiti perché andiate e portiate il frutto e il vostro frutto rimanga” (Gv 15, 15-16). Invochiamo la Madonna e lo Spirito Santo perché possiamo sentire sempre più l’urgenza della nostra responsabilità e del compito – per noi e per ogni uomo – della nostra chiamata ad essere amici che portano il Significato di tutto. È l’uomo vivente – centuplicato – la gloria del Dio Vivente; è nell’umano afferrato, reso vivo e centuplicato da Cristo la Sua gloria, e la Sua attrattiva sugli uomini (Nicolino Pompei, Il centuplo adesso e in eredità la vita eterna).
Ringraziando il Signore per l’assemblea che abbiamo vissuto ieri e affidiamo alla Madonna ciascuno di noi ed in particolare Nicolino. In comunione con Papa Francesco preghiamo per le vittime e i feriti del terremoto in Messico, per i loro familiari e per quanti hanno perso i propri beni a causa del sisma. Preghiamo per tutti i nostri cari malati, in particolare per Alessandro, Antonello, Armando, Cristina, Giorgio, Mariano, Roberto e Rosario. Preghiamo per il cardinal Edoardo Menichelli, che ieri ha salutato la Chiesa di Ancona-Osimo dopo tredici anni di ministero episcopale in questa diocesi, e per il vescovo Angelo Spina suo successore.
O Dio, vieni a salvarmi
Signore, vieni presto in mio aiuto
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
Come era nel principio è ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen
Invocazione allo Spirito Santo
Nel primo mistero della luce contempliamo il battesimo di Gesù al fiume Giordano
Pietà di me, o Dio, / secondo la tua misericordia; / nel tuo grande amore / cancella il mio peccato. / Lavami da tutte le mie colpe, / purificami dal mio peccato. / Purificami con issopo e sarò mondato; / lavami e sarò più bianco della neve (Sal 50).
Nel secondo mistero della luce contempliamo il miracolo di Gesù alle nozze di Cana
Come ai loro occhi ti sei mostrato santo / in mezzo a noi, / così ai nostri occhi mostrati grande fra di loro. / Ti riconoscano come noi abbiamo riconosciuto / che non c’è un Dio fuori di te, Signore. / Rinnova i segni e compi altri prodigi, / glorifica la tua mano e il tuo braccio destro (Sir 36, 4-5).
Nel terzo mistero della luce contempliamo l’annuncio del Regno di Dio e l’invito alla conversione
Venite, applaudiamo al Signore, / acclamiamo alla roccia della nostra salvezza. / Accostiamoci a lui per rendergli grazie, / a lui acclamiamo con canti di gioia. / Venite, prostrati adoriamo, / in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati. / Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, / il gregge che egli conduce. / Ascoltate oggi la sua voce: “Non indurite il cuore, / come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto, / dove mi tentarono i vostri padri: / mi misero alla prova, / pur avendo visto le mie opere (Sal 94)
Nel quarto mistero della luce contempliamo la trasfigurazione di Gesù
Effonde il mio cuore liete parole, / io canto al re il mio poema. / La mia lingua è stilo di scriba veloce. / Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo, / sulle tue labbra è diffusa la grazia, / ti ha benedetto Dio per sempre (Sal 44).
Nel quinto mistero della luce contempliamo l’istituzione dell’Eucarestia
Benedirò il Signore in ogni tempo, / sulla mia bocca sempre la sua lode. / Io mi glorio nel Signore: / i poveri ascoltino e si rallegrino. / Magnificate con me il Signore, / esaltiamo insieme il suo nome. / Ho cercato il Signore: mi ha risposto / e da ogni paura mi ha liberato. / Guardate a lui e sarete raggianti, / i vostri volti non dovranno arrossire. / Questo povero grida e il Signore lo ascolta, / lo salva da tutte le sue angosce. / L’angelo del Signore si accampa / attorno a quelli che lo temono, e li libera. / Gustate e vedete com’è buono il Signore; / beato l’uomo che in lui si rifugia (Sal 33).