Meditazioni 25 novembre 2013
“Questo è il momento favorevole”, ci ricorda san Paolo nella seconda Lettera ai Corinzi. Sì, proprio questo è il momento favorevole per lasciarci incontrare e travolgere dalla presenza viva del Signore che ci viene incontro ora. Che ci viene incontro mendicando la nostra vita e che, nell’ardore del suo amore, non desidera altro che corrispondere al cuore di ciascuno. Vi supplico di lasciarvi incontrare e travolgere dal Suo sguardo, permettendogli di ridestare e soddisfare il cuore in tutto il suo desiderio e l’umano in tutto il suo bisogno, disponibili e desiderosi a lasciare rimuovere tutto quello che è abituato, scontato, sotto il dominio del “già saputo”, dello schema o dell’estraneità (Nicolino Pompei, Guardate a Lui e sarete raggianti).
…Invocazione allo Spirito Santo
In comunione con Papa Francesco preghiamo per le vittime dell’alluvione in Sardegna, per i loro familiari e per tutti coloro che hanno subito danni; invochiamo la protezione di Maria specialmente per i nostri fratelli e le nostre sorelle che sono perseguitati a motivo della loro fede, e sono tanti- ha sottolineato il Papa all’Angelus di ieri. Preghiamo anche per le nostre carissime Renata Lanari e Franca Pasquinelli, di cui in questi giorni ricorre l’undicesimo anniversario della morte; preghiamo per tutte le persone malate ed in particolare per Matteo, il figlio di una collega di Monia Mancini, e per Luciano, il papà di un cliente di Raffaele Giombetti. A Maria Santissima affidiamo particolarmente ciascuno di noi, Nicolino e tutte le intenzioni che porta nel suo cuore.
Nel primo mistero della gloria contempliamo la resurrezione di Gesù
[Le donne] trovano la tomba vuota, il corpo di Gesù non c’è, qualcosa di nuovo è avvenuto, ma tutto questo ancora non dice nulla di chiaro: suscita interrogativi, lascia perplessi, senza offrire una risposta. Ed ecco due uomini in abito sfolgorante, che dicono: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto» (Lc 24, 5-6). Quello che era un semplice gesto, un fatto, compiuto certo per amore – il recarsi al sepolcro – ora si trasforma in avvenimento, in un evento che cambia veramente la vita. Nulla rimane più come prima, non solo nella vita di quelle donne, ma anche nella nostra vita e nella nostra storia dell’umanità. Gesù non è un morto, è risorto, è il Vivente! […] E questo è un messaggio rivolto a me, a te, cara sorella, a te caro fratello. Quante volte abbiamo bisogno che l’Amore ci dica: perché cercate tra i morti colui che è vivo? I problemi, le preoccupazioni di tutti i giorni tendono a farci chiudere in noi stessi, nella tristezza, nell’amarezza… e lì sta la morte. Non cerchiamo lì Colui che è vivo! (Papa Francesco, Omelia della Veglia Pasquale del 30.03.13).
Nel secondo mistero della gloria contempliamo Gesù che ascende al cielo
Accetta allora che Gesù Risorto entri nella tua vita, accoglilo come amico, con fiducia: Lui è la vita! Se fino ad ora sei stato lontano da Lui, fa’ un piccolo passo: ti accoglierà a braccia aperte. Se sei indifferente, accetta di rischiare: non sarai deluso. Se ti sembra difficile seguirlo, non avere paura, affidati a Lui, stai sicuro che Lui ti è vicino, è con te e ti darà la pace che cerchi e la forza per vivere come Lui vuole (Ibi).
Nel terzo mistero della gloria contempliamo la discesa dello Spirito Santo
Agli Apostoli Gesù donò, insieme con la sua pace, lo Spirito Santo, perché potessero diffondere nel mondo il perdono dei peccati, quel perdono che solo Dio può dare, e che è costato il Sangue del Figlio (cfr Gv 20,21-23). La Chiesa è mandata da Cristo risorto a trasmettere agli uomini la remissione dei peccati, e così far crescere il Regno dell’amore, seminare la pace nei cuori, perché si affermi anche nelle relazioni, nelle società, nelle istituzioni. E lo Spirito di Cristo Risorto scaccia la paura dal cuore degli Apostoli e li spinge ad uscire dal Cenacolo per portare il Vangelo. Abbiamo anche noi più coraggio di testimoniare la fede nel Cristo Risorto! Non dobbiamo avere paura di essere cristiani e di vivere da cristiani! Noi dobbiamo avere questo coraggio, di andare e annunciare Cristo Risorto, perché Lui è la nostra pace, Lui ha fatto la pace, con il suo amore, con il suo perdono, con il suo sangue, con la sua misericordia (Papa Francesco, Regina coeli del 7.04.13).
Nel quarto mistero della gloria contempliamo l’assunzione in cielo di Maria
È proprio la Risurrezione che ci apre alla speranza più grande, perché apre la nostra vita e la vita del mondo al futuro eterno di Dio, alla felicità piena, alla certezza che il male, il peccato, la morte possono essere vinti. E questo porta a vivere con più fiducia le realtà quotidiane, affrontarle con coraggio e con impegno. La Risurrezione di Cristo illumina con una luce nuova queste realtà quotidiane. La Risurrezione di Cristo è la nostra forza! (Papa Francesco, Udienza Generale del 3.04.13).
Nel quinto mistero della gloria contempliamo Maria che viene coronata regina
Invocando l’intercessione della Vergine Maria, che custodiva ogni avvenimento nel suo cuore (cfr Lc 2,19.51), chiediamo che il Signore ci renda partecipi della sua Risurrezione: ci apra alla sua novità che trasforma, alle sorprese di Dio, tanto belle; ci renda uomini e donne capaci di fare memoria di ciò che Egli opera nella nostra storia personale e in quella del mondo; ci renda capaci di sentirlo come il Vivente, vivo ed operante in mezzo a noi; ci insegni, cari fratelli e sorelle, ogni giorno a non cercare tra i morti Colui che è vivo. Amen (Papa Francesco, Omelia della Veglia Pasquale del 30.03.13).