Meditazioni 25 gennaio 2016
Festa della conversione di san Paolo
“Questo è il momento favorevole”, ci ricorda san Paolo nella Seconda Lettera ai Corinzi. Sì, proprio questo è il momento favorevole per lasciarci incontrare e travolgere dalla presenza viva del Signore che ci viene incontro ora. Che ci viene incontro mendicando la nostra vita e che, nell’ardore del suo amore, non desidera altro che corrispondere al cuore di ciascuno. Vi supplico di lasciarvi incontrare e travolgere dal Suo sguardo, permettendogli di ridestare e soddisfare il cuore in tutto il suo desiderio e l’umano in tutto il suo bisogno, disponibili e desiderosi a lasciar rimuovere tutto quello che è abituato, scontato, sotto il dominio del “già saputo”, dello schema o dell’estraneità (Nicolino Pompei, Guardate a Lui e sarete raggianti).
…Invocazione allo Spirito Santo
Provocati dalla conversione di san Paolo, di cui oggi facciamo memoria, preghiamo perché ognuno di noi si lasci continuamente incontrare e travolgere dalla presenza viva del Signore, in un cammino di continua conversione. Preghiamo per Papa Francesco ed in comunione con lui preghiamo per l’unità di tutti i cristiani. Preghiamo per la nostra carissima Laura, di cui oggi ricorre il 12° anniversario della morte, e per la nostra amatissima Bibi, che giovedì ricorderemo nel suo 4° anniversario. Preghiamo per tutti i malati ed in particolare per Elena, Enrica e Luana. Affidiamo a Maria Santissima ciascuno di noi, Nicolino e tutte le intenzioni che porta nel suo cuore.
Nel primo mistero del dolore contempliamo l’agonia di Gesù nel Getsemani
Cristo nei giorni della sua vita terrena offrì preghiere e suppliche con forti grida e lacrime a colui che poteva liberarlo da morte e fu esaudito per la sua pietà. Pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza dalle cose che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza per tutti coloro che gli obbediscono (Eb 5,7-9).
Nel secondo mistero del dolore contempliamo Gesù che viene flagellato
Voi sapete che non a prezzo di cose corruttibili, come l’argento e l’oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta ereditata dai vostri padri, ma con il sangue prezioso di Cristo, come di agnello senza difetti e senza macchia (1Pt 1,18-19).
Nel terzo mistero del dolore contempliamo Gesù che viene coronato di spine
Sopporto ogni cosa per gli eletti, perché anch’essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna. Certa è questa parola: se moriamo con lui, vivremo anche con lui; se con lui perseveriamo, con lui anche regneremo (2Tm 2,10-12a).
Nel quarto mistero del dolore contempliamo Gesù che sale al Calvario
Mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza, noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, predichiamo Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio (1Cor 1,22-24).
Nel quinto mistero del dolore contempliamo Gesù che muore in croce
L’amore di Cristo ci spinge, al pensiero che uno è morto per tutti e quindi tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro (2Cor 5,14-15).