Meditazioni 21 maggio 2018
Beata Maria, Madre della Chiesa
Allora invochiamo lo Spirito Santo – il promesso da Gesù a coloro che per primi ha chiamato e costituito amici, amici Suoi e per Lui –, dalla cui azione questa prima Amicizia è resa definitivamente idonea e attiva per essere la propagazione, la dilatazione nella storia, dell’amicizia di Cristo, della permanenza di Cristo nel tempo degli uomini, in ogni momento di tempo. La Sua azione invasiva su quegli uomini chiamati da Gesù, li rende Corpo mistico nella storia, permanenza contemporanea alla vita di ogni uomo, della Sua azione e della Sua presa redentiva; la cui dilatazione nei secoli ha raggiunto sorprendentemente ed evidentemente la nostra vita. Prima ha afferrato la vita di alcuni, e poi di altri e poi di noi tutti. Sì, invochiamo Colui che, come il Papa ha affermato, è “il vero protagonista della missione”, e dalla cui continua iniziativa vivificante è sorta la nostra Compagnia, come modalità e tocco particolare dell’unica Compagnia di Cristo che è la santa Chiesa; la nostra Compagnia come il modo di imparare a vivere e a seguire la Compagnia della santa Chiesa (Nicolino Pompei, Voi siete miei amici…).
Preghiamo per Nicolino e in comunione con lui preghiamo particolarmente per Emanuela e Francesco, che sabato celebreranno il sacramento del loro matrimonio; per Michele, Roberto, Marina, Jolanda, Eleonora, Francesco, Anna, Marco, Gennaro, Elisa, Maria Vittoria, Gabriele, Orlando e per tutte le persone che soffrono. Preghiamo per Anna, che oggi ha compiuto il suo cammino di vita terrena, per Ilde, di cui oggi è stato celebrato il funerale, per Ezio, per Fausto, Marina e la loro bambina, per Luigino, per Sergio, per la professoressa Tentinelli e per tutti i nostri cari defunti. Preghiamo per Giacomo e per tutti i bambini che in questo periodo ricevono la Prima Comunione. Preghiamo per Papa Francesco e in particolare per le intenzioni che ha espresso al Regina Coeli di ieri: “E oggi continuiamo a invocare lo Spirito Santo perché susciti volontà e gesti di dialogo e di riconciliazione in Terra Santa e in tutto il Medio Oriente. Desidero dedicare un particolare ricordo all’amato Venezuela. Chiedo che lo Spirito Santo dia a tutto il popolo venezuelano – tutto, governanti, popolo – la saggezza per incontrare la strada della pace e dell’unità. Anche prego per i detenuti che sono morti ieri”.
O Dio, vieni a salvarmi
Signore, vieni presto in mio aiuto
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
Come era nel principio è ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen
Invocazione allo Spirito Santo…
Nel primo mistero della gloria contempliamo la resurrezione di Gesù
Nella prima Lettura della liturgia di oggi, la venuta dello Spirito Santo a Pentecoste è paragonata a «un vento che si abbatte impetuoso» (At 2,2). Che cosa ci dice questa immagine? Il vento impetuoso fa pensare a una forza grande, ma non fine a sé stessa: è una forza che cambia la realtà. Il vento infatti porta cambiamento: correnti calde quando fa freddo, fresche quando fa caldo, pioggia quand’è secco… così fa. Anche lo Spirito Santo, a ben altro livello, fa così: Egli è la forza divina che cambia, che cambia il mondo. La Sequenza ce l’ha ricordato: lo Spirito è «nella fatica, riposo; nel pianto, conforto»; e così lo supplichiamo: «Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina». Egli entra nelle situazioni e le trasforma; cambia i cuori e cambia le vicende. (Papa Francesco, Omelia del 20.05.18).
Nel secondo mistero della gloria contempliamo l’ascensione di Gesù al cielo
[Lo Spirito Santo] cambia i cuori. Gesù aveva detto ai suoi Apostoli: «Riceverete la forza dallo Spirito Santo […] e di me sarete testimoni» (At 1,8). E avvenne proprio così: quei discepoli, prima paurosi, rintanati a porte chiuse anche dopo la risurrezione del Maestro, vengono trasformati dallo Spirito e, come annuncia Gesù nel Vangelo odierno, “gli danno testimonianza” (cfr Gv 15,27). Da titubanti diventano coraggiosi e, partendo da Gerusalemme, si spingono ai confini del mondo. Timorosi quando Gesù era tra loro, sono audaci senza di Lui, perché lo Spirito ha cambiato i loro cuori (Ibi).
Nel terzo mistero della gloria contempliamo la discesa dello Spirito Santo
Lo Spirito sblocca gli animi sigillati dalla paura. Vince le resistenze. A chi si accontenta di mezze misure prospetta slanci di dono. Dilata i cuori ristretti. Spinge al servizio chi si adagia nella comodità. Fa camminare chi si sente arrivato. Fa sognare chi è affetto da tiepidezza. Ecco il cambiamento del cuore. Tanti promettono stagioni di cambiamento, nuovi inizi, rinnovamenti portentosi, ma l’esperienza insegna che nessun tentativo terreno di cambiare le cose soddisfa pienamente il cuore dell’uomo. Il cambiamento dello Spirito è diverso: non rivoluziona la vita attorno a noi, ma cambia il nostro cuore; non ci libera di colpo dai problemi, ma ci libera dentro per affrontarli; non ci dà tutto subito, ma ci fa camminare fiduciosi, senza farci mai stancare della vita. Lo Spirito mantiene giovane il cuore – quella rinnovata giovinezza. La giovinezza, nonostante tutti i tentativi di prolungarla, prima o poi passa; è lo Spirito, invece, che previene l’unico invecchiamento malsano, quello interiore. Come fa? Rinnovando il cuore, trasformandolo da peccatore in perdonato. Questo è il grande cambiamento: da colpevoli ci rende giusti e così tutto cambia, perché da schiavi del peccato diventiamo liberi, da servi figli, da scartati preziosi, da delusi speranzosi. Così lo Spirito Santo fa rinascere la gioia, così fa fiorire nel cuore la pace (Ibi).
Nel quarto mistero della gloria contempliamo l’assunzione di Maria al cielo
O Dio Padre di misericordia, il tuo unico Figlio, morente sulla croce, ha dato a noi come madre nostra la sua stessa madre, la beata Vergine Maria; fa’ che sorretta dal suo amore, la Chiesa, sempre più feconda nello Spirito, esulti per la santità dei suoi figli e riunisca tutti i popoli del mondo in un’unica famiglia (Dalla Liturgia).
Nel quinto mistero della gloria contempliamo Maria coronata Regina
O Padre, che nel sacramento dell’Eucarestia ci hai dato il pegno di redenzione e di vita, fa’ che la tua Chiesa, con l’aiuto materno di Maria, porti a tutti i popoli l’annunzio del Vangelo e attiri sul mondo l’effusione del tuo Spirito (Dalla Liturgia).