Meditazioni 21 febbraio 2011
“Accogli Signore i nostri doni in questo misterioso incontro fra la nostra povertà e la tua grandezza. Noi ti offriamo le cose che ci hai dato e tu donaci in cambio Te stesso”. Che sia la nostra domanda, vissuta come un mendicante, come un povero di spirito che non attende altro e non è spalancato ad altro che all’infinita presenza di Dio. La domanda di un uomo che sa che tutte le cose non solo non bastano al cuore, ma non ci sono perché bastino al cuore. Per questo la Chiesa ci fa pregare così: Tutto quello che ci hai dato, tutto quello che abbiamo e viviamo, noi te lo offriamo o Signore, perché tu ci dia Ciò che è veramente decisivo alla vita e corrispondente al nostro cuore assetato d’Infinito: cioè Te stesso. La vita con tutto il flusso di rapporti, circostanze, fattori e cose, c’è per incontrare Cristo, per guadagnare Cristo e lasciarsi corrispondere dal Suo amore infinito. Che sia questa la nostra domanda (Nicolino Pompei, Quello che poteva essere per me un guadagno l’ho considerato una perdita…).
… Invocazione allo Spirito Santo
Affidiamo alla Madonna la nostra Compagnia, Nicolino e tutte le sue intenzioni. Nella festa della Cattedra di San Pietro, che domani celebreremo con tutta la Chiesa, preghiamo particolarmente per il Santo Padre, il Papa Benedetto XVI.
Nel primo mistero della gloria contempliamo la resurrezione di Gesù
Se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui. Infatti egli morì, e morì per il peccato una volte per tutte; ora invece vive, e vive per Dio. Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù (Rm 6, 9-11)
Nel secondo mistero della gloria contempliamo l’ascensione di Gesù al cielo
Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, si sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria (Col 3,1-4)
Nel terzo mistero della gloria contempliamo la discesa dello Spirito Santo
Fratelli, nessuno può dire: “Gesù è Signore!”, se non sotto l’azione dello Spirito Santo. Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune (1Cor 12, 3b-7).
Nel quarto mistero della gloria contempliamo l’assunzione in cielo di Maria
Fratelli, quando questo corpo mortale si sarà vestito d’immortalità, si compirà la parola della Scrittura: “La morte è stata inghiottita nella vittoria. Dov’è, o morte, la tua vittoria? Dov’è, o morte, il tuo pungiglione?”. Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la Legge. Siano rese grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo! (1Cor 15, 54a-57).
Nel quinto mistero della gloria contempliamo Maria che viene coronata Regina
Fratelli, il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondo l’efficacia della sua forza e del suo vigore (Ef 1, 17-20).