Meditazioni 20 novembre 2017
Vi chiedo di far coincidere la vostra preghiera con l’orazione dell’Offertorio che abbiamo attraversato e pregato quest’estate nella nostra Vacanza: “Accogli Signore i nostri doni in questo misterioso incontro fra la nostra povertà e la tua grandezza. Noi ti offriamo le cose che ci hai dato e tu donaci in cambio Te stesso”. Che sia la nostra domanda, vissuta come un mendicante, come un povero di spirito che non attende altro e non è spalancato ad altro che all’infinita presenza di Dio. La domanda di un uomo che sa che tutte le cose non solo non bastano al cuore, ma non ci sono perché bastino al cuore. Per questo la Chiesa ci fa pregare così: Tutto quello che ci hai dato, tutto quello che abbiamo e viviamo, noi te lo offriamo o Signore, perché tu ci dia Ciò che è veramente decisivo alla vita e corrispondente al nostro cuore assetato d’Infinito: cioè Te stesso. La vita con tutto il flusso di rapporti, circostanze, fattori e cose, c’è per incontrare Cristo, per guadagnare Cristo e lasciarsi corrispondere dal Suo amore infinito. Che sia questa la nostra domanda, che affidiamo proprio all’intercessione di san Paolo, perché la nostra vita sia così afferrata e lasciata colpire e stravolgere dalla presenza di Cristo Signore, da poterla ritrovare nell’esperienza di una coincidenza reale con la Sua: “Non sono più io che vivo ma Cristo che vive in me… Questa vita che vivo nella carne – fatta di affetti, rapporti, lavoro, figli, tensioni, drammi, paure… – io la vivo nella fede del figlio di Dio” (Nicolino Pompei, Quello che poteva essere per me un guadagno l’ho considerato una perdita a motivo di Cristo…)
Affidiamo a Maria Santissima ciascuno di noi, Nicolino e gli amici per cui ci è stato chiesto di pregare: Alice, Andrea, Andrea, il vescovo Armando, Benedetta, Cherie, Cristina, Emanuele, Enrico, Gaspare, Giovanni, Giorgio, Mario, Nazzareno, Renata, Roberta, Stefano, Virginia e Vittorio.
Preghiamo per Papa Francesco e in comunione con lui preghiamo per le persone dell’equipaggio del sottomarino argentino di cui si sono perse le tracce.
O Dio, vieni a salvarmi
Signore, vieni presto in mio aiuto
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
Come era nel principio è ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen
… Invocazione allo Spirito Santo
Nel primo mistero della luce contempliamo il battesimo di Gesù
Sì, o mio Signore, con tutto il cuore io ti cerco e ti desidero. Fin dall’aurora io ti cerco e ti desidero, perché di te ha sete l’anima mia, te solo desidera la mia carne. Venga su di me la tua misericordia e io avrò vita (Nicolino Pompei, … tutti Ti cercano).
Nel secondo mistero della luce contempliamo il miracolo di Gesù alle nozze di Cana
Tu sei la mia delizia e la mia gioia. Tu sei lampada ai miei passi, luce sul mio cammino. Illumina la mia vita e dammi sempre vita secondo la tua luce, secondo la tua parola. Saziami fin dal mattino con il tuo amore, dammi vita secondo il tuo amore e fammi vivere secondo i tuoi giudizi (Ibi).
Nel terzo mistero della luce contempliamo l’annuncio del Regno di Dio
Attirami tutto nel tuo amore e nel tuo amore distoglimi dal guardare e attaccarmi a cose vane. Per questo apro anelante la mia bocca, perché ho solo sete di te; ha solo sete di te il mio cuore. Signore ti prego rispondimi, abbi pietà di me e salvami. Io spero sempre nelle tue parole e aspetto solo da te la mia salvezza, la gioia del mio cuore e la mia felicità (Ibi).
Nel quarto mistero della luce contempliamo la trasfigurazione di Gesù
Benedici tutto il nostro popolo e il nostro cammino, accompagnaci incessantemente con la tua misericordia e fa’ risplendere il tuo volto su ciascuno di noi. Fa’ risplendere il tuo volto perché si possa riconoscere su tutta la terra la tua presenza, la tua salvezza tra la gente (Ibi).
Nel quinto mistero della luce contempliamo l’istituzione dell’Eucarestia
Sì, o mio Signore, fa’ risplendere ancora una volta il tuo volto, il tuo amore, la tua misericordia su di noi. Perché nell’esperienza visibile del tuo splendore ti possa trovare chi ti cerca, chi non ti cerca ti possa cominciare a cercare; perché ogni uomo ti possa incontrare, riconoscere e amare come l’unico Signore e Redentore (Ibi).