Meditazioni 2 luglio 2018
Ecco l’entrata in scena di una donna,“una donna che da dodici anni era affetta da emorragia e aveva molto sofferto per mano di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza avere alcun giovamento, anzi peggiorando”. Questa donna, avendo udito parlare di Gesù, andò a cercarlo. Cerchiamo di immedesimarci con lei. […] Cerchiamo di sentire il battito del suo cuore che la accompagna prima di avvicinarsi impaurita, ma altrettanto decisa, a Gesù. Sì, decisa, perché mossa dalla certezza che “se riuscirà anche solo a toccare il suo mantello, sarà guarita”. Lei è certissima che solo un tocco, il solo sfiorare la veste, anzi un lembo della veste di Gesù, potrà guarirla e salvarla. E così, facendosi spazio tra la folla che si accalca e si stringe in maniera pressante a Gesù, lei riesce ad avvicinarsi e a sfiorarlo. Un fuggevole tocco della veste di Gesù. Un fuggevole tocco così decisivo per la sua vita e per la sua salvezza. […] Quanto abbiamo da imparare da questa donna! Che aiuto e che richiamo riceviamo da lei! Vorrei subito farvi presente una cosa. Come abbiamo ascoltato, nel racconto viene riportato che c’è una folla immensa che pressa Gesù, che invoca e grida il suo nome, ma solo lei, questa donna, lo cerca per toccarlo. Lo mendica nel suo cuore e lo cerca solo per toccarlo e attaccargli la vita, o meglio per lasciarsi contagiare e rigenerare da Lui. Se siamo qui, dopo tutti questi anni, per meno di questa domanda, ricerca e attesa di Gesù, per meno di questa esperienza di attaccamento a Lui, noi continueremo ad essere dei perdenti, a perdere Tutto quello per cui la vita c’è e in cui solo può rigenerarsi sino alla pienezza (Nicolino Pompei, … tutti Ti cercano).
Affidiamo alla Madonna ciascuno di noi, Nicolino ed in particolare gli studenti delle medie, che stanno vivendo la vacanza a Nocera Umbra, e gli amici adulti che sono con loro. Preghiamo per tutti i ragazzi che stanno affrontando l’esame di maturità. Preghiamo per la nostra carissima Mirella, di cui domani ricorrerà l’ottavo anniversario della nascita al cielo, per Claudio, per Barbara, Andrea e tutta la loro famiglia. Preghiamo per Francesco e per tutti i nostri cari defunti. Preghiamo per tutte le persone malate, in particolare per Paolo, Antonio, Michele, Mario, Angela, Silvia, Nadia, Tiziana, Iolanda, Eleonora, Giorgio, Valeria e Maurizio. Preghiamo per Papa Francesco e secondo l’appello che ci ha rivolto all’Angelus di ieri: “Cari fratelli e sorelle, rinnovando la mia preghiera per l’amato popolo del Nicaragua, desidero unirmi agli sforzi che stanno compiendo i Vescovi del Paese e tante persone di buona volontà, nel loro ruolo di mediazione e di testimonianza per il processo di dialogo nazionale in corso sulla strada della democrazia. Rimane grave la situazione in Siria, in particolare nella provincia di Daraa, dove le azioni militari di questi ultimi giorni hanno colpito anche scuole e ospedali, e hanno provocato migliaia di nuovi profughi. Rinnovo, insieme con la preghiera, il mio appello perché alla popolazione, già duramente provata da anni, siano risparmiate ulteriori sofferenze. In mezzo a tanti conflitti, è doveroso segnalare una iniziativa che si può definire storica – e si può dire anche che è una buona notizia: in questi giorni, dopo vent’anni, i governi di Etiopia ed Eritrea sono tornati a parlare insieme di pace. Possa tale incontro accendere una luce di speranza per questi due Paesi del Corno d’Africa e per l’intero continente africano. Assicuro la mia preghiera anche per i giovani dispersi da oltre una settimana in una grotta sotterranea in Thailandia. Sabato prossimo mi recherò a Bari, insieme a molti Capi di Chiese e Comunità cristiane del Medio Oriente. Vivremo una giornata di preghiera e riflessione sulla sempre drammatica situazione di quella regione, dove tanti nostri fratelli e sorelle nella fede continuano a soffrire, e imploreremo a una voce sola: «Su di te sia pace!» (Sal 122,8). Chiedo a tutti di accompagnare con la preghiera questo pellegrinaggio di pace e di unità”.
O Dio, vieni a salvarmi
Signore, vieni presto in mio aiuto
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
Come era nel principio è ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen
Invocazione allo Spirito Santo…
Nel primo mistero della gloria contempliamo la resurrezione di Gesù
Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti (1Cor 15,20).
Nel secondo mistero della gloria contempliamo l’ascensione di Gesù al cielo
Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per essere pienezza di tutte le cose (Ef 4, 10).
Nel terzo mistero della gloria contempliamo la discesa dello Spirito Santo
Camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne (Gal 5,16).
Nel quarto mistero della gloria contempliamo Maria che viene assunta in cielo
Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra del Dio (Col 3,1).
Nel quinto mistero della gloria contempliamo Maria che viene coronata regina
Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti coloro che attendono con amore la sua manifestazione (2Tm 4,7).