Meditazioni 18 luglio 2011
“Dacci un altro segno!”, si sentì dire un giorno Gesù da quei farisei che lo seguivano solo per metterlo alla prova. Ma Egli, traendo un profondo sospiro, disse: “Perché questa generazione chiede un segno? In verità vi dico: non sarà dato alcun altro segno a questa generazione”. E se ne andò. Se siamo leali con noi stessi, noi lo sappiamo bene che non è una questione di segno o di altro segno. La vera questione è il nostro atteggiamento, la nostra disposizione del cuore rispetto alla realtà. Il punto non è il segno, la mancanza del segno, la chiarezza del segno o la debolezza del segno. Ma sono io rispetto al segno. Il mio atteggiamento del cuore rispetto alla realtà. La mia ragione e la mia libertà che non lascio giocare e coinvolgere, lealmente e veramente fino in fondo, in questo rapporto con la realtà […] E non è un caso che nel Vangelo di Matteo, subito dopo questo drammatico giudizio, venga riportata la struggente preghiera di Gesù al Padre: “Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a Te… E venite a me voi tutti che siete stanchi, affaticati ed oppressi ed io vi ristorerò”. Questa preghiera di lode al Padre richiama quella posizione umanissima come la più adeguata a cogliere, riconoscere, lasciarsi abbracciare e colpire da Colui che solo per amore – assoluto e gratuito amore – ci ha investito e ci investe continuamente con la sua Misericordia, corrispondendo sempre al nostro cuore (Nicolino Pompei, Quello che poteva essere per me un guadagno l’ho considerato una perdita a motivo di Cristo…).
Questa posizione umanissima chiediamo invocando lo Spirito Santo.
… Invocazione allo Spirito Santo
All’Angelus di ieri il Papa ha rivolto un appello per le popolazioni del Corno d’Africa ed in particolare della Somalia, colpite da una gravissima siccità e in seguito, in alcune zone, anche da forti piogge, che stanno causando una catastrofe umanitaria. Unendoci alla preghiera del Papa per questi fratelli, vogliamo pregare anche per tutte le persone malate nel corpo e nello spirito, in particolare per Daria, Franco, Genny, Giancarlo, Laura e Michela, che ci è stato chiesto di portare nell’Affidamento di questa sera. Chiediamo a Maria Santissima di intercedere anche per tutte le persone che stiamo incontrando attraverso l’invito all’Avvenimento in piazza. A Lei, nostra Madre dolcissima, affidiamo ciascuno di noi, Nicolino e tutte le sue intenzioni.
Nel primo mistero della luce contempliamo il battesimo di Gesù nel fiume Giordano
Se consideri le colpe, Signore, / Signore, chi ti può resistere? / Ma con te è il perdono: / così avremo il tuo timore. / Io spero, Signore. / Spera l’anima mia, / attendo la sua parola. / L’anima mia è rivolta al Signore / più che le sentinelle all’aurora. / Più che le sentinelle l’aurora, / Israele attenda il Signore, / perché con il Signore è la misericordia / e grande è con lui la redenzione. / Egli redimerà Israele / da tutte le sue colpe (Salmo 130).
Nel secondo mistero della luce contempliamo il miracolo di Gesù alle nozze di Cana
Quanto sono amabili le tue dimore, / Signore degli eserciti! / L’anima mia anela / e desidera gli atri del Signore. / Il mio cuore e la mia carne / esultano nel Dio vivente. / Anche il passero trova una casa / e la rondine il nido / dove porre i suoi piccoli, / presso i tuoi altari, / Signore degli eserciti, / mio re e mio Dio. / Beato chi abita nella tua casa: / senza fine canta le tue lodi. / Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio / e ha le tue vie nel suo cuore. / Passando per la valle del pianto / la cambia in una sorgente; / anche la prima pioggia / l’ammanta di benedizioni. / Cresce lungo il cammino il suo vigore, / finché compare davanti a Dio in Sion (Salmo 84).
Nel terzo mistero della luce contempliamo l’annuncio del Regno di Dio
Al mattino fammi sentire il tuo amore, / perché in te confido. / Fammi conoscere la strada da percorrere, / perché a te s’innalza l’anima mia. / Liberami dai miei nemici, Signore, / in te mi rifugio. / Insegnami a fare la tua volontà, / perché sei tu il mio Dio. / Il tuo spirito buono / mi guidi in terra piana. / Per il tuo nome, Signore, fammi vivere; / per la tua giustizia liberami dall’angoscia (Salmo 143).
Nel quarto mistero della luce contempliamo la trasfigurazione di Gesù
Una cosa ho chiesto al Signore, / questa sola io cerco; / abitare nella casa del Signore / tutti i giorni della mia vita, / per contemplare la bellezza del Signore / e ammirare il suo santuario […] / Sono certo di contemplare la bontà del Signore / nella terra dei viventi. / Spera nel Signore, sii forte, / si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore (Salmo 27).
Nel quinto mistero della luce contempliamo l’istituzione dell’eucarestia
Magnificate con me il Signore, / esaltiamo insieme il suo nome. / Ho cercato il Signore e mi ha risposto / e da ogni paura mi ha liberato. / Guardate a lui e sarete raggianti, / i vostri volti non dovranno arrossire. / Questo povero grida e il Signore lo ascolta, / lo salva da tutte le sue angosce. / L’angelo del Signore si accampa / attorno a quelli che lo temono, e li libera. / Gustate e vedete com’è buono il Signore; / beato l’uomo che in lui si rifugia (Salmo 34).