Meditazioni 16 novembre 2009
Siamo giunti alle ultime due settimane dell’anno liturgico. Ringraziamo il Signore che ci ha concesso di compiere, ancora una volta, questo cammino di fede – antico e sempre nuovo – nella grande famiglia spirituale della Chiesa! È un dono inestimabile, che ci permette di vivere nella storia il mistero di Cristo, accogliendo nei solchi della nostra esistenza personale e comunitaria il seme della Parola di Dio, seme di eternità che trasforma dal di dentro questo mondo e lo apre al Regno dei Cieli.
In una celebre parabola, Cristo si paragona al seminatore e spiega che il seme è la Parola: coloro che l’ascoltano, l’accolgono e portano frutto fanno parte del Regno di Dio, cioè vivono sotto la sua signoria; rimangono nel mondo, ma non sono più del mondo; portano in sé un germe di eternità, un principio di trasformazione che si manifesta già ora in una vita buona, animata dalla carità, e alla fine produrrà la risurrezione della carne. Ecco la potenza della Parola di Cristo.
Cari amici, la Vergine Maria è il segno vivente di questa verità. Il suo cuore è stato “terra buona” che ha accolto con piena disponibilità la Parola di Dio, così che tutta la sua esistenza, trasformata secondo l’immagine del Figlio, è stata introdotta nell’eternità, anima e corpo, anticipando la vocazione eterna di ogni essere umano. Ora, nella preghiera, facciamo nostra la sua risposta all’Angelo: “Avvenga per me secondo la tua parola”, perché, seguendo Cristo sulla via della croce, possiamo giungere pure noi alla gloria della risurrezione (Benedetto XVI – Angelus del 15.11.09).
… Invocazione dello Spirito Santo
Affidiamo alla Madonna la nostra Compagnia, Nicolino e tutte le intenzioni che custodisce nel suo cuore.
Nel primo mistero della luce contempliamo il Battesimo di Gesù al Giordano
Nel Battesimo di Cristo al Giordano tu, Padre, hai operato segno prodigiosi per manifestare il mistero del nuovo lavacro: dal cielo hai fatto udire la tua voce, perché il mondo credesse che il tuo Verbo era in mezza a noi; con lo Spirito che si posava su di lui come colomba hai consacrato il tuo Servo con unzione sacerdotale, profetica e regale, perché gli uomini riconoscessero in lui il Messia, inviato a portare ai poveri il lieto annunzio.
Nel secondo mistero della luce contempliamo il miracolo di Gesù alle nozze di Cana
Ogni giorno del nostro pellegrinaggio sulla terra, Padre, è un dono sempre nuovo del tuo amore per noi, e un pegno della vita immortale, poiché possediamo fin d’ora le primizie del tuo Spirito, nel quale hai risuscitato Gesù Cristo dai morti, e viviamo nell’attesa che si compia la beata speranza della Pasqua eterna.
Nel terzo mistero della luce contempliamo Gesù che annuncia la venuta del Regno di Dio
Nella pienezza dei tempi tu, Padre, hai mandato tuo Figlio, ospite e pellegrino in mezzo a noi, per redimerci dal peccato e dalla morte; e hai donato il tuo Spirito, per fare di tutte le nazioni un solo popolo nuovo che ha come fine il tuo regno, come condizione la libertà dei tuoi figli, come statuto il precetto dell’amore.
Nel quarto mistero della luce contempliamo la Trasfigurazione di Gesù sul Tabor
Dinanzi a testimoni da lui prescelti, Gesù rivelò la sua gloria e nella sua umanità, in tutto simile alla nostra, fece risplendere una luce incomparabile, per preparare i suoi discepoli a sostenere lo scandalo della croce e anticipare, nella Trasfigurazione, la meravigliosa sorte della Chiesa, suo mistico corpo.
Nel quinto mistero della luce contempliamo l’istituzione dell’Eucarestia
Sacerdote vero ed eterno, Gesù istituì il rito del sacrificio perenne; a te per primo si offrì vittima di salvezza, e comandò a noi di perpetuare l’offerta in sua memoria. Il suo corpo per noi immolato è nostro cibo e ci dà forza, il suo sangue per noi versato è la bevanda che ci redime da ogni colpa.