Meditazioni 15 luglio 2013
In questo tempo terremo fisso lo sguardo su Gesù Cristo, “Colui che dà origine alla fede e la porta a compimento” (Eb 12,2): in Lui trova compimento ogni travaglio ed anelito del cuore umano. La gioia dell’amore, la risposta al dramma della sofferenza e del dolore, la forza del perdono davanti all’offesa ricevuta e la vittoria della vita dinanzi al vuoto della morte, tutto trova compimento nel mistero della sua Incarnazione, del suo farsi uomo, del condividere con noi la debolezza umana per trasformarla con la potenza della sua Resurrezione (Benedetto XVI).
Non c’è altra urgenza per la vita se non la fede e la sua incidenza determinante la vita… perché è Cristo tutto quello in cui la vita consiste, tutto quello in cui si afferma la sua capacità di intelligenza e di amore, di giudizio e di fecondità, di gioia e di felicità (Nicolino Pompei)
…Invocazione allo Spirito Santo
All’Angelus di Ieri il Papa ci ha chiesto di pregare per la Giornata Mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro; in comunione con Lui, chiediamo che la Madonna guidi i passi di tutti i giovani e apra i loro cuori ad accogliere la missione che Cristo darà loro. Ieri il Papa ha voluto pregare anche per tutti i medici e per coloro che lavorano a quotidiano contatto con i malati, perché siano sempre animati dallo stesso spirito di san Camillo de Lellis e di tutti i santi. Portiamo nella nostra preghiera questa sua intenzione e preghiamo anche per tutte le persone malate, in particolare per Giuseppina, per Silvia, per Irene e per Beatrice. Preghiamo per il piccolo Giorgio, per i suoi genitori e per la casa-famiglia Nain che oggi lo ha accolto. Preghiamo per Roberto, di cui nei giorni scorsi abbiamo ricordato il 14° anniversario della morte, per la moglie Cristiana e i carissimi figli Lorenzo, Letizia e Raffaele. Affidiamo a Maria Santissima Nicolino, tutte le intenzioni che porta nel suo cuore e l’Avvenimento in piazza che stiamo per vivere ad Ancona.
(Nella meditazione dei misteri della luce ci lasciamo accompagnare da una preghiera a noi molto cara di san Bonaventura, che oggi la Chiesa festeggia).
Nel primo mistero della luce contempliamo il battesimo di Gesù
Trafiggi, o dolcissimo Gesù, la parte più intima dell’anima mia con la soavissima e salutare ferita dell’amor tuo, con vera, pura, santissima, apostolica carità, affinché continuamente languisca e si strugga l’anima mia per l’amore e il desiderio di te solo (San Bonaventura).
Nel secondo mistero della luce contempliamo il miracolo di Gesù alle nozze di Cana
Di te, che gli angeli desiderano di contemplare incessantemente, abbia fame e si sazi il cuore mio, e della dolcezza del tuo sapore sia riempita la parte più intima dell’anima mia: abbia ella sempre sete di te, fonte di vita e di scienza, sorgente dell’eterna luce, torrente di delizie, dovizia della casa di Dio (Ibi).
Nel terzo mistero della luce contempliamo l’annuncio del Regno di Dio
Te sempre ambisca, te sempre cerchi, te trovi, te si prefigga come meta, a te giunga, a te pensi, di te parli e tutte le cose faccia ad onore e gloria del tuo nome con umiltà e discernimento, con amore e con piacere, con facilità e con affetto, con perseveranza che duri fino alla fine (Ibi).
Nel quarto mistero della luce contempliamo la trasfigurazione di Gesù E tu solo sii sempre la mia speranza e la mia fede, la mia ricchezza e il mio diletto, la mia gioia, il mio gaudio, il mio riposo, la mia tranquillità, la mia gioia, la mia pace, la mia soavità, il mio profumo, la mia dolcezza, il mio cibo, il mio ristoro, il mio rifugio, il mio aiuto, la mia scienza, la mia parte, il mio bene, il mio tesoro, nel quale fissi e fermi, con salde radici, rimangano la mente ed il cuore mio (Ibi).
Nel quinto mistero della luce contempliamo l’istituzione dell’Eucarestia
Te brami e venga meno presso i tuoi tabernacoli, e sospiri di essere sciolta e di essere con te. Fa’ che l’anima mia abbia fame di te, pane degli angeli, ristoro delle anime sante, pane nostro quotidiano, pane soprannaturale che hai ogni dolcezza ed ogni sapore e procuri la gioia più soave (Ibi).