Meditazioni 12 marzo 2018
“Al nostro raduno concorde un Ospite nuovo si aggiunga”. Radunati senz’altro lo siamo. E non mi riferisco solo a questo momento. Ma l’inno specifica “concorde”. Concorde: dal latino concors, concordis, composto da cum-cordis, cioè insieme uniti nello stesso cuore, insieme uniti nella stessa e per la stessa reciproca, fondamentale e assoluta tensione del cuore. Reciproca, fondamentale e assoluta tensione verso chi? Verso l’Ospite. L’Ospite che di nuovo e sempre siamo chiamati ad ospitare. Colui di cui il cuore è affamato e assetato originalmente e sempre. Colui che solo ci fa una cosa sola, come un unico corpo. Diversamente non saremmo altro che un ulteriore e specifico raduno di uomini e di donne ammassati dentro un tendone: nient’altro che uno fra i tanti fenomeni aggregativi e un ulteriore dato sociologico. “Al nostro raduno concorde un Ospite nuovo si aggiunga”. Ora, non è che l’Ospite non sia presente o debba essere convinto ad entrare. Il richiamo è certamente a ciascuno di noi perché lasci emergere il proprio cuore come cuore e stia dalla parte del cuore per quello che è. Lasciando entrare Colui che già c’è, che anela ad essere ospitato da ciascuno e che solo corrisponde al cuore. Il cuore, se lo lasciamo emergere e lo seguiamo nel suo battito originale ed esistenziale, lo sentiamo solo e tutto fatto di questa tensione, di questa attesa, di questo desiderio infinito. E Colui che il cuore domanda e attende, l’Ospite sempre atteso, è già presente, è sempre presente. È la presenza di Cristo che solo corrisponde sempre. Che ciascuno di noi possa riconoscere e aderire a questo raduno come raduno concorde cioè tutto teso a Cristo e alla sua Presenza. E lo faccia entrare, lo lasci entrare ora e in ogni ora del tempo della vita. “Lo faccia entrare”: fin dal primo mattino, deve essere tutta la nostra preghiera, tutta la nostra energia di libertà, ragione, affezione e amicizia (Nicolino Pompei, La bocca non sa dire né la parola esprimere…).
Sia questa ora la nostra preghiera.
Invocando la Madonna, perché ci accompagni, ci guidi, ci custodisca e ci protegga nel nostro cammino, affidiamo a Lei Nicolino e tutte le intenzioni che porta nel suo cuore. In particolare preghiamo per il Santo Padre Francesco, ringraziando il Signore per averlo chiamato ad essere Papa e per questi cinque anni di pontificato. Affidiamo alla Madonna il nostro carissimo Pietruzzo, che alla faccia dei pensieri e delle misure del mondo, mercoledì compirà 5 anni: con Maria e Marco ringraziamo il Signore per il dono e per il segno preziosissimo e specialissimo che Pietruzzo è per tutti noi. Affidiamo alla Madonna Giovanni, Michel, Franco, Pia, Giorgio, Savina, Alex e tutte le persone malate. Continuiamo a pregare per la carissima famiglia di Cristina e per la carissima famiglia di Ali, segnate dal dolore per la morte dei loro cari. Preghiamo per il nostro carissimo amico Marco, morto improvvisamente martedì scorso, per Calogero ed Enzo, di cui ricorrerl’anniversario della morte, e per tutti i nostri cari defunti. Preghiamo per Roberto, Raffaelle, Luca, Laura e Simone.
O Dio, vieni a salvarmi
Signore, vieni presto in mio aiuto
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
Come era nel principio è ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen
Invocazione allo Spirito Santo…
Nel primo mistero del dolore contempliamo l’agonia di Gesù nell’Orto degli ulivi
Padre santo e misericordioso, infondi la tua grazia nei nostri cuori, perché possiamo salvarci dagli sbandamenti umani e restare fedeli alla tua parola di vita eterna.
Nel secondo mistero del dolore contempliamo Gesù che viene flagellato
Dio misericordioso, fonte di ogni bene, tu ci hai proposto a rimedio del peccato il digiuno, la preghiera e le opere di carità fraterna; guarda a noi che riconosciamo la nostra miseria e, poiché ci opprime il peso delle nostre colpe, ci sollevi la tua misericordia.
Nel terzo mistero del dolore contempliamo Gesù che viene coronato di spine
Con la tua continua misericordia, o Padre, purifica e rafforza la tua Chiesa, e poiché non può sostenersi senza di te non privarla mai della tua guida.
Nel quarto mistero del dolore contempliamo Gesù che sale al Calvario portando la croce
Non ci abbandoni mai la tua grazia, o Padre, ci renda fedeli al tuo santo servizio e ci ottenga sempre il tuo aiuto.
Nel quinto mistero del dolore contempliamo Gesù che muore in croce
Padre misericordioso, tu hai voluto che il Cristo tuo Figlio subisse per noi il supplizio della croce per liberarci dal potere del nemico; donaci di giungere alla gloria della risurrezione.