Meditazioni 11 giugno 2018
Nella fedeltà alla preghiera, la vita è sempre ridestata alla sua natura e all’espressione più adeguata alla sua natura; e proprio per questo ognuno può sempre e comunque ritrovarsi vivo nel suo autentico desiderio, e sempre recuperato e ricostituito dall’iniziativa incessante e redentiva del Signore. Occorre aderire a questo invito – come a tutta l’iniziativa di Dio – con cuore sincero, umile, realmente desideroso, bambino. Chiedere – con questo cuore e desiderio – che le parole con cui invocheremo lo Spirito accadano in noi. Essere realmente aperti e disponibili alla realtà che esse custodiscono. Essere realmente poveri perché lo Spirito realizzi ciò che chiediamo. Lo invochiamo sull’ascolto e sul lavoro (indispensabile per ciascuno) a cui saremo chiamati in questi giorni, perché sorregga e desti il nostro io ad accogliere tutto come necessario e urgente, vitale alla propria vita nel suo unico Destino. Per ritrovare un passo nuovo di radicamento del proprio io in Cristo, vera Pietra angolare senza la quale non è possibile nulla, non si costruisce nulla. Un passo nuovo e quindi realmente obbediente al cammino e ai gesti, ai rapporti della nostra Amicizia come memoria dell’iniziativa di Cristo che mi fa essere, mi cambia, mi salva (Nicolino Pompei, Egli è la pietra…).
Affidiamo a Maria Santissima Nicolino e tutte le intenzioni che porta nel suo cuore. In particolare preghiamo per Andrea, per Giorgio e per tutti i nostri cari defunti. Preghiamo per Michele, Emma, Francesco, Elisa, Gennaro, Maria Vittoria, Gabriele, Maria Grazia, Cristiano, Anna, Marco, Roberto, Iolanda, Eleonora, Giorgio, Davide, Nadia, Silvia e tutti gli amici e le persone che sappiamo hanno particolarmente bisogno della nostra preghiera. Preghiamo per Papa Francesco e come ci ha chiesto ieri all’Angelus, preghiamo per l’amato popolo coreano. “I colloqui che avranno luogo nei prossimi giorni a Singapore possano contribuire allo sviluppo di un percorso positivo, che assicuri un futuro di pace per la Penisola coreana e per il mondo intero”.
Nel primo mistero della gloria contempliamo la resurrezione di Gesù
Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie. Gli ha dato vittoria la sua destra e il suo braccio santo (Salmo 87).
Nel secondo mistero della gloria contempliamo Gesù che ascende al cielo
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza, agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia (Ibi).
Nel terzo mistero della gloria contempliamo la discesa dello Spirito Santo
Egli si è ricordato del suo amore, della sua fedeltà alla casa di Israele. Tutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dio (Ibi).
Nel quarto mistero della gloria contempliamo l’assunzione di Maria al cielo
Acclami il Signore tutta la terra, gridate, esultate, cantate inni! Cantare inni al Signore con la cetra, con la cetra e al suono di strumenti a corde (Ibi).
Nel quinto mistero della gloria contempliamo Maria che viene coronata regina
Con le trombe e al suono del corno, acclamate davanti al re, il Signore (Ibi).