Affidamento del 07 gennaio 2008
La nostra anima magnifica il Signore e il nostro spirito esulta in Dio, nostro Salvatore.
Nel riconoscimento di essere state elette ad amare Gesù in ogni cosa e sopra ogni cosa e nella tensione a lasciar afferrare totalmente e radicalmente la loro vita da Lui, alcune figlie del nostro Carisma oggi iniziano a vivere l’adesione ad una comunione di vita fondata sulla fede, sulla speranza e sulla carità, nell’obbedienza, nella povertà e nella castità, secondo il carisma di Fides Vita.
In questi giorni la comunità di Castorano ha avuto il dono e il privilegio di poter accogliere altri amici che da oggi continuano a condividere la vita della comunità, profondamente segnata e rinnovata dalla Grazia di questo tempo di Natale.
Signore, Ti ringraziamo e Ti lodiamo per le meraviglie che continui a compiere nella nostra vita.
Lo splendore della Tua gloria, Signore, illumini sempre il nostro cuore.
Concedici la grazia di un cuore umile e perfetto, sempre rivolto a Te e teso ad accogliere la Tua presenza, a ospitare la Tua parola, a obbedire alla Tua volontà.
O Maria, Santa Madre di Dio, a te affidiamo le amiche che da oggi iniziano a vivere la verifica, la nostra comunità di Castorano, gli amici che si trovano in difficoltà e tutti quelli che hanno abbandonato la nostra Amicizia.
A te, O Maria, raccomandiamo tutti i malati, in particolare Mirko.
Sotto la tua protezione poniamo la nostra Compagnia e Nicolino, raccomandandoti le sue intenzioni.
Nel primo mistero della gioia contempliamo l’annuncio dell’angelo a Maria
Il Verbo si è fatto carne e ha posto la sua dimora in mezzo a noi. A quanti lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio (Gv 1,14.12).
Nel secondo mistero della gioia contempliamo la visita di Maria alla cugina Elisabetta
Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te. Poiché, ecco, le tenebre ricoprono la terra, nebbia fitta avvolge le nazioni; ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te. Cammineranno i popoli alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere. Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si sono radunati, vengono a te. I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in braccio. A quella vista sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore, perché le ricchezze del mare si riverseranno su di te, verranno a te i beni dei popoli. Uno stuolo di cammelli ti invaderà, dromedari di Madian e di Efa, tutti verranno da Saba, portando oro e incenso e proclamando le glorie del Signore (Is 60,1-6).
Nel terzo mistero della gioia contempliamo la nascita di Gesù
Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: “Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo”… Ed ecco la stella che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua Madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra (Mt 2, 1-12).
Nel quarto mistero della gioia contempliamo la presentazione di Gesù al tempio
Ora lascia, Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele (Lc 2,29-32).
Nel quinto mistero della gioia contempliamo il ritrovamento di Gesù nel tempio
Come sono belli sui monti i piedi del messaggero di lieti annunzi che annunzia la pace, messaggero di bene che annunzia la salvezza, che dice a Sion: “Regna il tuo Dio”. Senti? Le tue sentinelle alzano la voce, insieme gridano di gioia, poiché vedono con gli occhi il ritorno del Signore in Sion. Prorompete insieme in canti di gioia, rovine di Gerusalemme, perché il Signore ha consolato il suo popolo, ha riscattato Gerusalemme. Il Signore ha snudato il suo santo braccio davanti a tutti i popoli; tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio (Is 52,7-10).