Nuovo arresto di un Vescovo della Chiesa cattolica clandestina cinese. Monsignor Jia Zhiguo, Vescovo di Zhengding
Il Vescovo non ufficiale di Zhengding (Hebei, Cina), monsignor Julius Jia Zhiguo, è stato arrestato dalla polizia il 5 giugno scorso. E’ la nona volta che il presule viene arrestato dal 2004, come ha ricordato la Fondazione Kung, associazione statunitense che lavora a favore della libertà religiosa in Cina.
La polizia l’ha prelevato dalla sua casa alle 9.30 del mattino ora locale. Secondo alcune fonti, gli agenti avrebbero parlato di “dieci giorni agli arresti”. Non si conosce il luogo in cui è detenuto.
Il motivo dell’arresto non è chiaro, ma un esperto ha spiegato all’agenzia “AsiaNews.it” che potrebbe trattarsi di una “provocazione” in vista della pubblicazione della lettera di Benedetto XVI alla Chiesa in Cina. Rimane tuttavia il fatto che l’Hebei è una delle province più colpite dalla persecuzione anticattolica del regime cinese.
L’ultimo arresto del presule, di 73 anni, risale al novembre 2005. In passato, monsignor Jia ha trascorso circa vent’anni in prigione.
Da quando è stato rimesso in libertà si trova sempre sotto lo stretto controllo della polizia, che lo limita all’attività pastorale. Non può far visita ai fedeli della sua diocesi e nemmeno amministrare l’unzione dei malati ai cattolici moribondi.
Non essendo riconosciuto dal Governo, non potrebbe esercitare il suo ministero. Per questo, prima di grandi feste religiose (Natale, Epifania, Pasqua, Pentecoste, Assunzione) viene sequestrato e costretto a subire indottrinamento per prevenire celebrazioni e riunioni di cattolici clandestini.
Lo stretto controllo si spiega probabilmente per il fatto che la sua è una delle diocesi più vive dell’Hebei, la zona con la più alta concentrazione di cattolici, con circa un milione e mezzo di fedeli.
Un’attenzione speciale gli è stata dedicata al momento della morte di Giovanni Paolo II, il 2 aprile 2005, visto che le autorità si aspettavano lotte intestine tra i Vescovi, analogamente a quanto accade alla morte di un capo di partito.
Non è permesso fargli visita e le sue uscite sono sempre seguite da vari agenti della polizia locale. Il Vescovo Jia, tra le altre cose, ospita in casa un centinaio di handicappati orfani.
In totale si calcola che in Cina ci siano dodici milioni di fedeli cattolici, ripartiti tra la Chiesa ufficiale e quella clandestina, quest’ultima perseguitata dal Governo comunista anche se, di fatto, i membri delle due formazioni sono in stretto contatto.