Addio Orazio, ci mancherai
Questa mattina è morto all’età di 60 anni il nostro collega Orazio Petrosillo. La scorsa estate ebbe un improvviso malore in Valle d’Aosta, dove seguiva come vaticanista del Messaggero le vacanze del Papa. Negli ultimi anni Orazio, pugliese di Monopoli, era diventato un volto noto anche al grande pubblico, per via delle sue presenze televisive su Raiuno, dove tra l’altro aveva condotto la rubrica Parola e Vita. Prima di arrivare al Messaggero, era stato al Tempo e all’Ansa e aveva collaborato con Avvenire.
Qui a via del Tritone avevamo imparato ad amarlo fin dal suo arrivo, vent’anni fa: misurato, eppure irresistibile nelle sue folgoranti battute, sempre disponibile, mai un passo indietro sul lavoro, superlativo nella conoscenza di tutto quanto ruota intorno al Vaticano, ai problemi della Chiesa e della religione in generale.
Impossibile coglierlo in errore sui suoi temi. L’unica consolazione, allora, era sfotterlo un po’ sulla sua passione calcistica, il Milan.
Addio Orazio, ci mancherai.